Regia di Sharon Maguire vedi scheda film
Sboccata, sovrappeso, trentenne, fumatrice incallita, goffa, imbranata, tenerona, romantica… ma soprattutto single!
E’ lei Bridget, la single per eccellenza, la “combinagaffes” più famosa d’Inghilterra, l’irrestistibile personaggio creato dalla pungente penna di Helen Fielding.
Bridget è piena di difetti, ossessioni, fobie, promesse non mantenute, ma è VERA, autentica, una donna simile a molte altre, a quelle numerosissime creature imperfette, ma non per questo prive di morbido fascino, intelligenza e humor, sognatrici a tempo pieno, che sperano sempre di trovare il principe azzurro ( o l’avvocato con la renna sul maglione!)
Come Miss Jones, la “common girl” con la quale identificarsi, tratteggiata benissimo da una strepitosa Renee Zellweger, in un film brioso, divertente, ironico, che fa ridere e commuovere, venato di sottile humor (acido) inglese e sorretto da un cast brillante e azzeccato: delizioso il terzetto degli amici del cuore (anzi, “cazzuto”!), adorabile (bastardo) Daniel Cleaver, esilarante la coppia dei genitori, e infine “austeniano” il serioso, calmo e affascinante Mr Darcy di Colin Firth.
Scene memorabili: L’arrivo al party di Bridget versione coniglietta sex; la scoperta dei mutandoni pancia-piatta; il servizio alla caserma dei pompieri; la scena finale, mutande zebrate al vento e tantissimo romanticismo! Battuta Austeniana: “Vuoi un duello? Prendo le pistole o preferisci la spada?”
Smesse le nevrosi e i tic del fidanzatino di Notting Hill, se la cava decisamente ALLA GRANDE nel ruolo(ingrato) del cinico-bugiardo-seduttore irresistibile.
Impeccabile, misurato, romantico. Un vero gentleman d’altri tempi, ma capace di fare a botte ( e che botte!) per la donna amata. Menzione speciale per il direttore o la direttrice del casting: l’aver scelto Firth si è rivelata una scelta vincente, finalmente è stato data rilievo ( e visibilità ) ad un validissimo attore.
Strepitosa! Sembra nata per questa parte, non ha interpretato un personaggio, lei E’ diventata Bridget!
Sharon Maguire non se la cava male. Ma con un cast così speciale il risultato era garantito! E’ bastato assecondare il carisma degli attori, avere una buona sceneggiatura del libro e assicurarsi che battute e tempi comici coincidessero.
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