Regia di John Madden vedi scheda film
Non è inferiore alle aspettative : una superficiale, piatta, fredda, noiosa e scopiazzata manifestazione di stereotipismo che non tarda a ridicolizzarsi da solo, aggiunto al buonismo tipico di questi tipi di film che non fa altro che rendere più stucchevole la storia che già di per se non sta in piedi. La storia d' amore che prende il cinquanta per cento del film sembra scritta per uno sceneggiato televisivo alla "Elisa di Rivombrosa" ed è quindi scontato che non ci sia ne poesia, ne romanticismo, ne un qualsiasi tipo di utilizzo del melò, ne un eventuale mielosità, è semplicemente piattezza dall' inizio alla fine (ne bene ne male). La parte di guerra invece occupa un buon trentacinque per cento della vicenda ed è, se vogliamo, ancor peggio : non c' è la storia, non c' è neanche l' ombra di realismo, non c' è sentimento, non c' è niente (e, tanto per gradire, sopravvivere ad una smitragliata dell' MG, è semplicemente impossibile). Il restante quindici per cento è dedicato a mostrarci la "natura italiana" secondo Madden, ovvero il classico piazza, spaghetti e mandolino, e qui si sono addirittura preoccupati di affiancarlo alle super prostitute e ai super musicisti "tipicamente italiani". Non è noioso, ma è talmente approssimativo e privo di un qualsiasi tipo di sentimento che dire che è monotono è fargli un complimento. Gli do comunque una sufficienza "politica" in onore del vecchio Cage che, nonostante non sia un grande attore, continua a rimanermi simpatico, e perchè da un film del genere, non si può certo predendere un qualsiasi tipo di impegno politico o emotivo, profondo o vago che sia.
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