Regia di Ted Demme vedi scheda film
Johnny Depp protagonista assoluto, quando non si vede la sua chioma fluente ci pensa la sua voce fuori campo, col suo personaggio di leale e buono trafficante. Alla fine, dopo averlo visto passare dagli appartamenti letteralmente pieni di milioni di dollari alla solitudine del carcere (il tutto sempre condito da manciate di droga), ci dovremmo pure commuovere?! Solo perchè il suo personaggio ha avuto il coraggio di fare delle scelte e non si è fatto scorrere via la vita per finire poi tradito da tutti quelli chelui invece aveva protetto? Qui il film non convince, perchè se fisicamente Depp e il trafficante americano vanno a braccietto, nei comportamenti siamo agli antipodi. Depp sfodera una performance da ignaro fortunello a cui basta un sorriso o uno sguardo perchè tutto accada con facilità, quando invece la situazione precipita i suoi sforzi infantili di risalita vengono ridicolizzati; sarebbe stato più onesto un personaggio meno buonista e romanzato e favore di un vero "uomo". Davvero gradevole invece la parte californiana, col simpatico personaggio di Tonno (se non sbaglio), troppo velocemente archiviato a favore di altre spalle meno caratteristiche.
Pensavo avesse una parte più importante invece compare solo superata la metà abbondante di film. Non lascia il segno e forse è stata solo "usata" per creare in locandina la coppia "bella e dannata".
La parte del padre onesto e riflessivo è nelle sue corde, la spruzzata di capelli bianche davvero posticcia.
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