Regia di Joe Johnston vedi scheda film
Jurassic Park è Jurassic Park, per cui non ci si può aspettare altro se non migliaia di lucertoloni (quasi tutti arrabbiatissimi) che inseguono i malcapitati umani. La trama è debolissima. Un ricchissimo magnate insieme alla sua bella ex moglie, assolda un paleontologo (Sam Neil) per fargli da guida nell'isola dei dinosauri bradi. L'obiettivo della coppia è rintracciare il figlio dodicenne sparito in quella selva durante una lezione di parapendio. "Ovviamente" partono in pochi, con un solo telefono satellitare, senza armi di rilievo e si separano subito dopo l'atterraggio sull'isola. Il resto è facilmente immaginabile. Resta da spiegare perché un multimilionario offrirebbe un assegno in bianco per portare un paleontologo in quel posto ma non organizza un miniesercito per tutelarsi dai rettili durante la spedizione. Più o meno tutto ciò che accade dopo è prevedibile, scena per scena, al punto che mentre lo guardavo credo di non aver sbagliato un colpo. Banalissimo e tristissimo terzo capitolo incentrato sugli effetti speciali che dopo il primo sensazionale film di Spielberg, non impressionano più allo stesso modo.
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