La recensione su Vite vendute

di emmepi8

10 stelle

Un capolavoro del cinema e dello stesso regista, che ha sempre dosato il suo numero di film, ma che molto spesso questi sono diventati oltre che capolavori anche cult. Un film che sposa la tensione al racconto in maniera eccezionale, la storia degli uomini di nazionalità diversa poteva essere benissimo un limite scatologico ed invece regia e sceneggiatura e scelta del cast hanno saputo ben fondere la cosa in maniera forse mai più usata. Una gamma di personaggi efficacemente disegnati con tutti una loro prerogativa diversa, ma che nel racconto ha avuto la sua funzione, caratterizzazioni d'oc, e fisicamente giusta, con scelta di un cast vario, ma efficace. Certamente non bisogna guardare l'edizione italiana monca e di un 'ora e mezzo, ma quella originale che va oltre le due ore e permette di analizzare in maniera non mortificata tutta la storia ed il contesto. Unire melodramma e suspense in maniera geniale è anche la prerogativa di questo regista, non facile e che purtroppo è stato messo un po' nel cantuccio, per le sue scelte discutibili in epoca di invasione tedesca; una scelta di cinema personale che ha dato i suoi frutti, mai troppo messi in luce da una critica abbastanza miope, che subito dopo la scomparsa ha pianto il morto, lasciando il vivo nella quasi indifferenza, meno male che le sue opere parlano per lui e questo ne è un esempio più che gratificante. Diciamo che la prima parte è lontana da quello che sarà la base vera del film, nel senso che è una preparazione larga dei personaggi presenti , che propende in certi versi al melò, in special modo nel personaggio femminile, troppo sguinzagliato; ma in genere la descrizione e la fisicità dei personaggi incide moltissimo nella resa della storia, che hanno un impatto sullo schermo molto forte. Più calzante il titolo francese, e molto ovvio quello italiano. I personaggi hanno diverse umanità da proporre ed in particolare quella discutibile del personaggio di Vanel, che fu rifiutato da Jean Gabin che ebbe paura dell'impatto popolare. Ci sono stati anche dei remake, ma il migliore è senz'altro quello di Friedkin