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Quasi famosi. Almost Famous

Regia di Cameron Crowe vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quasi famosi. Almost Famous

di luca826
8 stelle

Noi non siamo fichi e mentre le donne saranno sempre un problema per quelli come noi, nel mondo la vera arte ruota intorno a questo problema. I belli non hanno spina dorsale: la loro arte svanisce, loro rimorchiano ma i più forti siamo noi. Perché l'arte vera ha a che fare con il senso di colpa, il desiderio, sesso spacciato per amore, amore spacciato per sesso. L'unica moneta valida in questo mondo in bancarotta è cio che scambi con un altro quando sei uno sfigato...

 

Consolatorio, semplicistico, retorico, ma questo è il dialogo chiave del film dove lo scafato critico musicale Lester Bangs rincuora e carica il giovane e confuso protagonista ad affrontare la realtà e la vita. Inutile dire che avevo le lacrime agli occhi...

Infatti Almost Famous alla fine è un inno agli 'sfigati', agli insicuri che hanno un talento (o pensano di averlo...), è un invito a non mollare, a continuare e a credere in se stessi. Il tutto con lo stile, i temi e la musica cari al regista. Stavolta oltre che da accompagnamento, il rock diventa il contesto in cui si sviluppa la storia con le dinamiche care a Crowe, anzi con un focus autobiografico che rende l'operazione ancora più intensa. Come spesso accade la famiglia illustrata dal cineasta americano è spesso sconvolta da avvenimenti/scontri che ne modificano l'assetto e spingono il personaggio principale a delle reazioni più che azioni, verso una crescita/consapevolezza interiori. Poi c'è la figura guida femminile: bionda, dolce, turbata ma rassicurante, è quella che indica la strada per la consapevolezza esistenziale, è quella da amare perché non è solo attrazione fisica ma è sopratutto un dolcissimo porto in un mare in tempesta: una splendida Kate Hudson. La forza del film sono così gli interpreti e come sono tratteggiati dalla sceneggiatura che sa dargli un'impronta intensa per mezzo di dialoghi accattivanti, come accattivante è la figura (che ho già citato) del critico musicale impersonato dal compianto Philip Seymour Hoffman che sentenzia giudizi su Morrison - "è un buffone alcolizzato che si attegia da poeta, datemi i Guess Who, almemno loro hanno il coraggio di essere dei buffoni alcolizzati, il che li rende poetici!", il rock inizio anni 70 - "ormai è morto, stiamo assistendo all'ultimo rantolo della morte, poi sarà solo l'industria del più fico!" i dischi consigliati - "White Heat White Light dei Velvet Underground, sua maestà Iggy Pop!", la domanda chiave per poter collaborare con lui - "Ti piace Lou Reed?". Fortissimo, un' epoca descritta in 2 ore di pellicola, potrebbe essere sintetizzata in queste poche battute! Se volete la classica trama Sex Drougs and Rock & Roll avete sbagliato film, i toni sono i toni di Crowe, pastello, buonisti, ottimisti, romantici. Tutto dipende se state a questo gioco e se ci state il risultato è emozionante.

 

La musica, la vera musica, anche il Rock & Roll, ti sceglie

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