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Deserto rosso

Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film

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La recensione su Deserto rosso

di steno79
8 stelle

Primo film a colori di Michelangelo Antonioni, celebre per le straordinarie ricercatezze cromatiche nella fotografia di Carlo Di Palma che rendono perfettamente evidente lo squallore e il vuoto in cui si dibatte la protagonista, prigioniera di una nevrosi che è il riflesso del disagio e del malessere dell'odierna civiltà industriale. Memorabile, in particolare, la sequenza fiabesca della ragazzina sulla spiaggia deserta (le riprese di questa scena furono effettuate in Sardegna, mentre il resto fu girato a Ravenna) che la protagonista racconta al figlio. Probabilmente la sceneggiatura, scritta col fidato Tonino Guerra, non risulta sempre all'altezza, talvolta pecca di intellettualismo e i dialoghi non sono sempre molto credibili (celebri certe frasi della Vitti come "mi fanno male i capelli"). Quello delle sceneggiature resta il punto debole del maestro ferrarese, che aveva una sensibilità visiva elevatissima ma talvolta si perdeva nei meandri delle psicologie dei personaggi e degli stessi dialoghi. La Vitti si impegna molto, con buoni risultati, nell'ennesima figura di donna alienata, costruita la consueta cura e attenzione che il regista ha sempre dedicato alle figure femminili, mentre l'irlandese Richard Harris recita con minore convinzione e i caratteristi non hanno un particolare risalto (nella parte del marito di Giuliana figura Carlo Chionetti, un ingegnere di cui questa risulta la sola interpretazione per il grande schermo). Non del tutto condivisibile il Leone d'oro assegnatogli alla mostra di Venezia da una giuria presieduta da Mario Soldati (il Vangelo di Pasolini era certamente più meritevole). Rivisto a distanza di anni "Il deserto rosso" resta un'opera sperimentale e di rottura nell'itinerario dell'autore, meno compiuta rispetto ai film della Trilogia dell'incomunicabilita', che però resta negli annali della storia del cinema per una fotografia a colori davvero innovativa che riassume nelle immagini le tematiche dell'opera con notevole intelligenza visiva, creando inquadrature dal pittoricismo esasperato che conservano inalterato il loro fascino.

Voto 8/10

Carlo Chionetti, Monica Vitti

Deserto rosso (1964): Carlo Chionetti, Monica Vitti

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