Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Sotto il cielo di ottobre 1969 che, a causa di un particolarissimo fenomeno di macchie solari, disegna gli straordinari colori di un'aurora boreale, l'intrepido Frank svolge le sue mansioni di vigile del fuoco a sprezzo del pericolo. Un giorno il figlio John di 6 anni non lo vede tornare a casa.
Dopo 30 anni John si è fatto ormai uomo, e mentre nello stesso mese di ottobre di nuovo si ripete lo spettacolare fenomeno della macchie solari, riscopre nascosto in un baule il vecchio baracchino CB del padre e lo rimette in funzione. Ma la prima persona con cui riesce a comunicare è proprio ... suo padre collocato in un tempo di 30 anni prima il giorno prima dell'episodio in cui egli perse la vita....
Una rassicurante storia di fantascienza ottimistica, che riprende i paradossi dei viaggi nel tempo considerando quali conseguenze possono scaturire da modifiche degli eventi successi nel passato.
La base "scientifica" è costituita dalle teorie di un fisico, Brian Greene, che è sostenitore di una teoria dell'universo multidimensionale ovvero degli universi paralleli, il quale è stato consulente dell'opera oltre ad apparire in un cameo nel film stesso.
C'è però un'attenzione superficiale e focalizzata solo su certi eventi che rendono il film una comunque gradevole favola; anzi lo spirito è tale che potrebbe essere un buon film natalizio (anche se si svolge in ottobre).
PS: nelle mie letture giovanili di SF, il tema degli universi paralleli ed una storia molto simile a questa la lessi su Urania: Assurdo Universo (Fredrick Brown).
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