Regia di Francesco Maselli vedi scheda film
Maselli per sua stessa ammissione vuole raccontarci la vita di certi salotti intellettuali contemporanei, ogni personaggio è ispirato a reali intellettuali della sinistra dell’epoca.
Il quadro è preciso, tante parole, tantissime, a volte facili da seguire a volte talmente astratte da costringerci a seguirle con grande attenzione. Siamo tra la gente ricca che gioca a fare i comunisti e per gioco decidono di scrivere una lettera aperta dove si candidano a partire volontari per il Vietnam, quando la lettera verrà presa sul serio si capiranno le reali intenzioni dei partecipanti. Chi viene colpito da fifa, chi vuole partire subito e chi cerca scuse (il partito la più interessante).
Un film che proprio per la sua volontà di essere un continuo confronto dialettico, un incessante fiume di parole e idee non è adatto a tutti. Ma è un film interessante, un ritratto di una parte della società molto influente all’epoca. Un film originale per i suoi tempi che forse con gli occhi di oggi ha il difetto di un ritmo inesistente.
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