Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Visto che è successo, che importa chi ha cominciato?
Un film di orologi che scandiscono un tempo imprecisato.
Di ellissi, di immagini sincopate di particolari, su musiche sinuose; di inutili incroci sulle scale.
Di coniugi legittimi che ci sono ma non si vedono; con solo le vere all’anulare ad evocarne la presenza. ...
Un film di esistenze fuori campo, di spalle che si voltano, e ci lasciano tristi ed impotenti.
Di eleganza da film anni ’40, e di ciabatte da ordinaria quotidianità dimessa.
Di reazioni recitate, di desideri e attrazioni comuni che non si incontrano, di sogni identici, ma “sognati” sempre dormendo in letti diversi.
E quel caso che all’inizio aveva innescato il dolore e la promessa di gioia, nel finale ci volta ancora una volta le spalle. Mentre la passione resta un convitato di pietra.
E così, nelle nostra disperata fuga dalla felicità, non ci resta che bisbigliare dentro un tronco d’albero il nostro segreto, e seppellirlo dentro, assieme a noi stessi.
E domani, un passato indistinto e sfuocato sembrerà solo un vetro impolverato dalla fuliggine dei giorni.
Ed il nostro fantasma continuerà a vagare, ed a maledir se stesso, nella stanza 2046.
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