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Magnolia

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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nicolapalumbo

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La recensione su Magnolia

di nicolapalumbo
8 stelle

Dal blog http://250films.splinder.com/

Ecco, un altro film di tre ore. Sta diventando la regola...
Questo è un film corale. Cosa vuol dire film corale? Un film con tanti personaggi? Non solo. Ecco le regole del film corale. Numero uno: tanti personaggi, ma quai mai tutti assieme e mai devono fare gruppo (es. Mediterraneo di Salvatores è un film con molti personaggi, ma che condividono la stessa esperienza nel medesimo luogo e quindi fanno gruppo, quindi Mediterraneo non è un film corale). Regola due: i personaggi hanno tutti lo stesso spessore e non ci sono personaggi maggiormente elaborati di altri. Tre: Ogni personaggio cambia in qualcosa entro la fine del film (nel film corale perfetto i buoni non sono sempre così buoni e i cattivi si possono rivelare più buoni dei buoni). Regola quattro: le storie e i personaggi si intrecciano in più punti senza che la cosa diventi banale o forzata. Regola cinque: l'azione si svolge in un tempo molto ridotto (spesso un giorno o in qualche caso solo una notte). Regola sei: nessuna storia deve prevalere sulle altre: non ci sono storie di contorno.
Questo è un ottimo film corale, all'altezza di Crash (post n 235) o dei film migliori di Altman ( a cui  sicuramente si ispira). E' un film con dieci minuti iniziali stratosferici, con il montaggio delle morti assurde (tra l'altro tutte leggende urbane, mai accadute in realtà)  e, subito dopo, la veloce presentazione dei protagonisti. Un film pieno di attori bravissimi: un Tom Cruise così non si era mai visto e probabilmente non si vedrà mai; ma anche Julianne Moore o la semisconosciuta Melora Walters, il cui sorriso chiude il film nel modo miglior possibile.
E poi c'è il famoso montaggio sulla canzone di Aimee Mann, con tutti i personaggi principali che cantano "Wise up". Nulla di più finto, parrebbe. e invece funziona alla grande, come tutto il film.
PS E' l'ultimo film di Jason Robards, che fa la parte di un malato terminale di cancro ai polmoni e, tragica ironia della sorte, due anni dopo le riprese del film è morto sul serio della medesima patologia.

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