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Magnolia

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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La recensione su Magnolia

di Rosencrantz
8 stelle

Ciò che colpisce in questo film è la fluidità delle vicende, che pur essendo molto complesse nella loro costruzione scorrono sullo schermo con estrema naturalezza, sostenendo le quasi tre ore di pellicola senza mai un cedimento. I meriti in questo sono molteplici, e vale la pena soffermarsi su tutti.
Quelle che vediamo sullo schermo sono vicende umane coinvolgenti, supportate da una sceneggiatura mai banale che sapientemente dosa lo scorrere degli eventi senza far mai calare la tensione emotiva, senza un solo personaggio fuori posto, tutti egualmente importanti ed essenziali alla drammaturgia. Viene messo a nudo il cinismo strisciante e ipocrita di una cultura abituata a giudicare dalle apparenze, tesa allo sfruttamento smodato delle capacità umane che macina persone e sentimenti, portando avanti una facciata di forza e solidità (straodinario il macho di Cruise) che nasconde abiezione e nulla lascia a chi cerca di redimersi. E molte colpe vengono date alla moderna figura patriarcale della famiglia, autoritaria e gretta, presentata qui come fallimentare in ogni suo aspetto, mentre le donne sembrano essere le uniche realmente forti da poter sostenere il peso della vita.
E sono infatti queste ultime quelle che meglio escono dall'impietoso occhio di Anderson, anche quando sono apparentemente amorali e negative, perchè sono le uniche ad avere il coraggio di guardarsi nella propria anima (stupendo il sorriso finale che rivolge al pubblico la ragazza cocainomane).
Gli spunti che offre il film sono molti e vengono presentati con una naturalezza non comune, senza pesare come macigni didascalici sullo spettatore.
Gli attori sono fenomenali, e su tutti spicca il trio Cruise-Moore-Robards a cui spettano le scene da culto (lo sfogo frustrato della Moore in farmacia, l'intervista cinica e crudele che subisce Cruise, tutte le scene in cui appare Robards), ma è la regia ad essere davvero impressionante, senza sbavature, un montaggio praticamente perfetto ed un uso della colonna sonora intelligente ed efficace (altra scena da culto la canzone cantata alternativamente dall'intero cast).
Verrebbe da dire che questo sia davvero IL film della stagione, ovviamente quasi ignorato dagli oscar, ma c'è da sperare che arrivi ancora qualcuno a saperci coinvolgere come profondamente ha fatto questo meraviglioso film.

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