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Nosferatu, il principe della notte

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su Nosferatu, il principe della notte

di AIDES
8 stelle

La continuità con il grande cinema tedesco degli anni Venti è stata stabilita con successo da questo splendido Nosferatu di Warner Herzog. L'impulso cieco di Jonathan Harker, la simbologia del mare, la mutevolezza evocativa del paesaggio e la musica wagneriana (oltre che di Popol Vuh, tra gli altri) conferiscono a quest'opera il carattere di un fatale viaggio nel mito e nell'irrazionale. L'atmosfera nebbiosa e oscura delle immagini e la raffinata resa dell'illuminazione degli interni avvolgono i personaggi d'una luce cerea, sospesa sull'orlo del baratro, mentre nel finale i raggi dell'aurora donano una chiarità e un calore tanto fugace quanto indimenticabile all'aura sacrificale di Lucy/I.Adjani, prima che il pallore e il tono livido del male incarnato riagguanti il sopravvento. L'amore e la purezza di cuore riscaldano la vita umana, ma è la legge del caos ad avvolgere i destini e il mondo d'una corrente irreale. Herzog esprime cosi' la sua visione amara, dolorosa dell'esistenza, mirabilmente condensata nella sequenza degli appestati che si concedono l'ultima gioia sulla piazza di Wismar, e nella figura tragica di un Nosferatu stanco e afflitto, prigioniero di un'immortalità senza vita (Leben cosi' simile a Liebe..). I.Adjani e K. Kinski hanno rispettivamente i volti pallidissimi e perfetti della luce più pura e della tenebra più gelida. Dunque, riguardo questo remake, i paragoni, facili, non vanno fatti con l'originale, ma col cinema contemporaneo in generale. Allora non siamo di fronte alla prova di un "allievo", ma all'esempio d'arte di un maestro. Non alla copia minore ma ad un modello esemplare. Ad un film che sembra essere emerso dal cuore del vecchio continente quanto il suo predecessore. Con il dovuto rispetto per le produzioni americane, cinematograficamente parlando (e non solo) il mito di Dracula abita in Europa, e il mondo gotico e romantico ha trovato qui la sua espressione.

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