Regia di Frank Darabont vedi scheda film
Dramma carcerario che Darabont ha l'enorme merito di rendere 'lieve' maneggiando con rara sapienza l'espediente narrativo del flashback. Eccellente il protagonista Tom Hanks. Un film da non perdere.
Girare un dramma della durata di tre ore in praticamente un unico scenario, interno e per di più carcerario, senza che lo spettatore senta mai l'effetto pesante e soffocante di tale pellicola è il primo merito che mi sentireri di ascrivere a Frank Darabont e al suo “Il miglio verde”. L'uso del flashback è secondo me la chiave, maneggiato con tanta sapienza (cosa non sempre facile) che riesce a ricostruire a beneficio dello spettatore l'intera storia senza buchi ma senza nemmeno inutili arzigogoli. Le similitudini con il suo film precedente, il meraviglioso “Le ali della libertà” sono evidenti, tanto nel modo in cui il plot viene costruito e portato avanti, quanto nel lieve senso di magia (e speranza) che pervade l'intera opera. Eccellente come sempre il protagonista Tom Hanks. Da non perdere.
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