Regia di Frank Darabont vedi scheda film
Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, il film diretto da Frank Darabont (suo nel 1994 lo straordinario Le ali della libertà) è un vero e proprio classico del dramma paranormale. Una vicenda carceraria che parla di violenza e di amore, di aggressione e solidarietà. Malattia e cattiveria in apparenza invincibili, possono essere debellate grazie alla forza della compassione, intesa come senso di partecipazione alle sofferenze umane, così come all’ingiustificata malvagità. Negli anni Trenta, l’arrivo di un uomo gigantesco e spaventevole quanto innocuo e gentile in un carcere-braccio della morte della Louisiana, sconvolge il consueto tram-tram della prigione, di cui è responsabile Paul Edgecombe (perfetta la prova di Tom Hanks). Questo colosso umano, condannato alla sedia elettrica come tutti i suoi ‘colleghi’, ha il potere di risucchiare il male dalla bocca degli uomini e di sputarlo sotto forma di un misterioso pulviscolo. Lo script dello stesso Darabont, riesce a rendere con efficacia la novella di circa cinquecento pagine del romanziere di Portland (Maine, Usa). Molto bravi, al fianco di Hanks, in particolare David Morse (altra guardia carceraria), Michael Jeter (prigioniero anziano e redento) e l’eclettico Sam Rockwell (spietato e patologico assassino e violentatore). Ottima la ricostruzione dell’abbigliamento e degli oggetti dell’epoca. Ingiustamente nessun Oscar per un’opera di alto valore.
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