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Sei donne per l'assassino

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su Sei donne per l'assassino

di alan smithee
8 stelle

24.COURMAYEUR NOIRINFESTIVAL - EVENTO SPECIALE

 

Mario Bava torna a incantarci a mezzanotte, nel contesto perfettamente pertinente ed opportuno del Palanoir a Courmayeur, con la proiezione del suo celebre e riuscito thriller-horror 6 DONNE PER L'ASSASSINO, pertinentemente inserito in programma per festeggiare i 50 anni dal suo concepimento, qui in una copia perfettamente ristrutturata da un lavoro certosino che ha recuperato lo sfavillio allucinato e quasi insensato di colori che il celebre regista ha voluto spargere sulla pellicola per attribuirle ancor di più quel tocco sadico ed allucinato, sopra le righe e malizioso che lo rendono un thriller anticipatore ed innovativo.

Sei Donne Per L'assassino

Il mondo dell'alta moda fornisce a Bava lo spunto per tirar fuori gli intrighi ed i veleni che si annidano in un microcosmo regolato dall'arrivismo e dalla voglia di emergere che già a quei tempi costituivano lo strumento per farsi strada e garantirsi la strada per il successo.

Attori poco o per nulla noti (a parte Eva Bartok), spesso neppure capaci a recitare, permettono comunque a Bava d realizzare un thriller furente su un serial killer senza scrupoli che uccide una ad una le donne che ostacolano il proprio folle piano, alla ricerca di un diario che potrebbe smascherarlo. La polizia brancola nel buio, nelle indagini un po' fiacche di un commissario inadeguato nel suo mestiere e inespressivo come pochi dal punto di vista della resa attoriale.

Ma non importa, come non importa che la trama non brilli certo per coerenza e linearità. Sono le scenografie, le vedute d'insieme, la costruzione dei dettagli di un mondo della moda già corrotto agli albori del suo sviluppo, l'uso smodato ed eccentrco del colore, a renderlo un esempio cardine di molto cinema di genere italiano e non, che seguirà a partire da quegli anni, influenzando autori e facendo maturare stili di regia.

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