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Mouchette - Tutta la vita in una notte

Regia di Robert Bresson vedi scheda film

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La recensione su Mouchette - Tutta la vita in una notte

di Aquilant
8 stelle

Personalità scontrosa, chiusa in sé stessa, in silenziosa lotta con un mondo che non riesce ad accettarla, Mouchette erge come estremo baluardo contro tutte le avversità del destino quale unica arma di difesa l’ostinata passività che la circonda quasi come una barriera impenetrabile negandole per contro qualsiasi possibilità di redenzione, in una vibrante metafora dell'innocenza impossibilitata a riappropriarsi della propria identità violata, descritta con lucido cinismo e totalmente esente da risvolti pietistici. L’opera alterna momenti di pura poesia a disumanizzanti annotazioni d’ambiente che ci restituiscono in tutta la loro lacerante evidenza il sapore retrodatato di un cinema che è nel contempo passione e trasfigurazione di sé stesso. Ed anche se l’epilogo della vicenda appare quasi inevitabile data la piega degli avvenimenti, piace pensare ad un finale diverso, con la visione delle placide acque del fiume che accolgono Mouchette soltanto temporaneamente nelle loro braccia per purificarla e poi restituirla alla vita del tutto rigenerata, piena di una rinnovata fiducia in sé stessa.
Lontana anni luce dai canoni di una visione spettacolarizzante del cinema, la storia si mantiene costantemente sul terreno di un ascetismo formale, inserita all’interno di una realtà fenomenica a dir poco opprimente. Da considerare alla stregua di una radiografia dell’esistenza che si nutre di sacrifici ed afflizioni, piena di zone d’ombra e di rallentamenti narrativi, eppure vibrante nella sua intensità elegiaca di dramma ancestrale di un’innocenza perduta. Cinema decisamente permeato da cupa rassegnazione senza possibilità di salvezza, intento a scavare nei più remoti recessi dell’anima alla ricerca del lato oscuro dell’individuo che prima o poi preme per essere portato alla luce, perfettamente in linea con la rigida visione dell’autore che ci presenta la realtà in tutta la sua crudezza, esaminata con occhi indagatori, senza mai abbandonarsi alla pur minima sensazione emotiva. Scarnificato ed essenziale, depurato da inutili orpelli letterari e da qualsiasi tipo di drammaticità finalizzata ad un facile effetto, tendente a pervenire tramite una non-narrazione degli eventi ad una nettezza di tratto e ad un grado elementare di scrittura.

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