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The Sixth Sense. Il sesto senso

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Sixth Sense. Il sesto senso

di DeathCross
9 stelle

Ormai diventato un Cult cinematografico, citato e parodiato innumerevoli volte al Cinema, in tv e nella vita di tutti i giorni ("Vedo la gente morta" è ormai diventata espressione di uso quotidiano), "Il Sesto Senso" di M. Night Shyamalan è davvero un film davvero di elevata qualità, la cui fama è, a mio avviso, degnamente meritata (anche se forse è ancora troppo presto e esagerato gridare al Capolavoro). 
Tutta la trama è costruita sapientemente, e ogni particolare è al servizio del colpo di scena finale, che pone il film sotto una luce completamente diversa, e che purtroppo, col passare del tempo, è sempre più soggetta al pericolo spoiler. 
L'abilità dell'autore, oltre che nell'orchestrazione della trama, si evince anche dallo stile registico, proponendo delle scene costruite in modo sublime, utilizzando precisi movimenti di macchina e inquadrature funzionali: si pensi alla scena del pasto con madre e figlio, dove il dialogo viene mostrato inquadrando i soggetti di profilo e utilizzando, al posto del più comune campo-controcampo, un meraviglioso piano sequenza in cui la telecamera si muove da un interlocutore all'altro e nel contempo compie un movimento di avvicinamento ai personaggi, passando così dal mostrare madre e figlio insieme all'isolare le due figure, sottolineando il rifiuto da parte della madre di credere alle parole del figlio, compiendo una chiusura drammatica che provoca al ragazzo un ulteriore sofferenza. Altre scena memorabile è la scena madre del film, dove il bambino "confessa" allo psichiatra i suoi poteri paranormali: qua il regista adopera la tecnica del campo-controcampo, ma l'elemento più interessante è la scelta di inquadrare il bambino dall'alto, schiacciandolo e ponendolo in una dimensione angosciante, e inquadrare l'adulto leggermente dal basso; l'interpretazione, poi, di Haley Joel Osment rafforza il significato di questa scena, che troverà il suo più profondo significato alla luce della rivelazione finale.
Un'opera, dunque, di altissimo livello, resa ancora più straordinaria dalla natura indefinita del genere, in continua evoluzione col procedere della pellicola, passando dal thriller, all'Horror orientale fino ad arrivare al fantasy "di formazione". Naturalmente ne consiglio caldamente la visione, possibilmente anticipando eventuali spoiler di amici e recensori.
 
Voto: 9.

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