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La costola di Adamo

Regia di George Cukor vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La costola di Adamo

di Captain_Mike
7 stelle

Perfetto archetipo della più classica screwball comedy americana dei decenni 30'-40' in cui il rapporto uomo-donna nella società e nei rapporti di coppia era sviscerato in ogni sua sfumatura ironica, attraverso situazioni paradossali e fuori dall'ordinario che mettevano in luce contraddizioni, false certezze, dogmi e ipocrisie dell'epoca. Tematiche però sempre trattate con spensierata leggerezza, con toni vivaci e pungenti,raffinati, allusivi ma mai volgari e senza mai prendersi troppo sul serio o affondare il colpo. Caratteristiche queste che con gli anni hanno conferito a questo tipo di commedia l'appellativo "sofisticata" e questo film non fa eccezione.

 

Qui ne "La costola di Adamo" del maestro John Cukor i protagonisti sono Adam e Amanda,marito e moglie,entrambi avvocati di successo. Il loro matrimonio idilliaco fatto di complicità, attenzioni e amorevoli scambi di battute viene messo a dura prova quando i due si vedono uno opposto all'altra nella causa legale che vede imputata una donna che ha maldestramente attentato alla vita del marito, colto da lei in flagrante a casa dell'amante. Adam, procuratore distrettuale assisterà il marito, mentre Amanda, che in un primo momento assiste indignata alla presa di posizione dei giornali nei confronti della donna, decide di mettersi in gioco spinta da un improvviso spirito femminista prendendosi carico della difesa della donna.

 

La tematica di fondo che si sviluppa nell'evolversi del rumoroso e simpatico processo a carico della maldestra casalinga è di quelle importanti, ovvero la parità di genere all'interno della società ma ancor più di fronte alla legge,soprattutto per quel che concerne i diritti e doveri nel matrimonio. Amanda nella sua arringa difensiva cerca in tutte le maniere di dimostrare alla giuria come uomo e donna siano uguali, con eguali capacità e diritti nell'intento di scagionare la sua assistita, che ha solo cercato di difendere il suo nido coniugale messo in pericolo dalle scappatelle del marito. Il contesto dell'america di fine anni 40 era però ben diverso da quello odierno, e la vicenda assume inevitabilmente contorni goliardici nel cercare di portare avanti una tesi (quella della donna libera e non sottomessa) ancora lontana anni luce dall'essere in gran parte accettata. La base da cui viene estrapolata è poi molto in contraddizione con se stessa, ovvero, se l'uomo che compie un delitto d'onore è assolvibile, perchè non anche la donna? Tesi questa contrastata dal marito Adam, non tanto interessato alle istanze femministe ma semplicemente ad assicurare alla legge una donna potenzialmente instabile.

L'epilogo processuale assume i contorni della farsa e rende chiaro all'occhio dello spettatore come il vero centro della vicenda non sia il processo e le tematiche che fa sorgere ma ciò che succede nel rapporto tra i due avvocati che via via si incrina fino al punto di rottura,per poi ritrovare l'amore in un romantico finale. Film che diverte e intrattiene, grazie al ritmo serrato e alle intelligenti trovate comiche tipica di quegli anni...in fondo, è solo questo che ci si aspetta da una commedia del 49', il resto è solo accessorio.

 

ps: La coppia Tracy-Hepburn una garanzia.

 

 

 

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