Il monastero di clausura di Sant'Arcangelo in Irpinia ospita numerose suore costrette alla vita monacale dalle rispettive illustri famiglie. La morte della badessa mette in concorrenza l'anziana madre Lavinia, madre Giulia di Mondragone e madre Carmela. Per raggiungere il potere Madre Giulia (che ha una relazione con suor Chiara) accetta l'aiuto di un signorotto locale.
Note
Manzoni e la sua Monaca di Monza non c'entrano, casomai Paolella dice di essersi ispirato a Stendhal. Il film però non ha neppure il coraggio di essere trasgressivo fino in fondo, e l'erotismo è di maniera (e visto oggi, pudico).
Effettivamente visto l'anno di produzione (73')speravo in un film dove l'erotismo fosse trattato in maniera spinta,invece e' solo molto soft.In compenso l'ambientazione e la recitazione degli attori e' buona,compreso il finale.
Paolo Dominici è lo pseudonimo con cui Domenico Paolella si firmava quando, come in questo caso, voleva fare in modo di mantenere l'anonimato per comprensibili motivi di vergogna. Ma ciò non avviene tanto per l'erotismo o le scene scabrose, come a primo acchito si potrebbe presupporre: in quel periodo il cinema italiano infatti visse anche un filone 'conventuale' e, tanto per fare… leggi tutto
La trama del film deriva da un fatto di cronaca verificatosi nei pressi di Napoli nel 1577 e sfociato in un processo inquisitoriale. La materia non è nuovissima nemmeno per il cinema, basti pensare ad opere come Made Giovanna degli Angeli di Kawalerowicz o a I diavoli di Ken Russell, che aveva lanciato alla grande il filone "conventuale". Ovviamente, l'aspetto pruriginoso della vicenda ha un… leggi tutto
Risibile il giudizio della rivista, e i giudizi completamente fuori registro di altri, per i motivi più sbagliati come per il fatto che non ci sia abbastanza sesso spinto che non c'è, poiché l'intento del film dell'ottimo Paolella era ben distante da titoli più esploitativi del filone. Rifacendosi casomai a modelli ben più alti del genere e del sotto-filone…
Suore bianche o nere, finte o autentiche, depravate, detective, badesse o converse, novizie o madri superiore; l'universo femminile dietro il velo e dietro le mura di un convento. Suore assassine o eroine, suore…
La trama del film deriva da un fatto di cronaca verificatosi nei pressi di Napoli nel 1577 e sfociato in un processo inquisitoriale. La materia non è nuovissima nemmeno per il cinema, basti pensare ad opere come Made Giovanna degli Angeli di Kawalerowicz o a I diavoli di Ken Russell, che aveva lanciato alla grande il filone "conventuale". Ovviamente, l'aspetto pruriginoso della vicenda ha un…
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Commenti (3) vedi tutti
Film da colite istantanea.
commento di moviemanEffettivamente visto l'anno di produzione (73')speravo in un film dove l'erotismo fosse trattato in maniera spinta,invece e' solo molto soft.In compenso l'ambientazione e la recitazione degli attori e' buona,compreso il finale.
commento di ezioBuonissimo film,molto gradevole fatto con una certa cura,buone le musiche
commento di dusso