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Matrix

Regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski vedi scheda film

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M Valdemar

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La recensione su Matrix

di M Valdemar
6 stelle

FILMTV.IT HAS YOU

C’è puzza.
Puzza di putrefazione. Reek of putrefaction.
La putrefazione della realtà.
Almeno come la conosciamo noi. O come pensiamo di conoscerla. E se fosse tutto un’ ingannante orchestrazione offuscante, un gioco, una proiezione indotta coattivamente? E’ preferibile una percezione della realtà che ci faccia sentire al “sicuro” nelle nostre confortevoli tombe in cui sono racchiuse le nostre telecomandate menti, oppure la scoperta che ciò che consideriamo reale è tale solo perché, appunto, gli attribuiamo la nostra realtà?
Mi perdonerà il signor Luigi Pirandello se, per meglio specificare ed altresì ampliare il concetto che è meno tortuoso di quel che appare (come appare, già …), mi permetto di citare una sua novella, intitolata “I pensionati della memoria”, da cui è tratto quanto segue:

“Quella realtà ch’ essi diedero, e non sempre uguale, a se stessi, alla vita. Oh, una realtà molto relativa, vi prego di credere. Non era la vostra; non era la mia. Io e voi, infatti, vediamo, sentiamo e pensiamo, ciascuno a modo nostro noi stessi e la vita. Il che vuol dire, che a noi stessi e alla vita diamo ciascuno a modo nostro una realtà: la projettiamo fuori e crediamo che, così com’è nostra, debba essere anche di tutti; e allegramente ci viviamo in mezzo e ci camminiamo sicuri, il bastone in mano, il sigaro in bocca. Ah, signori miei, non ve ne fidate troppo! Basta appena un soffio a portarsela via, codesta vostra realtà! Ma non vedete che vi cangia dentro di continuo? Cangia, appena cominciate a vedere, a sentire, a pensare un tantino diversamente di poc’anzi; sicché ciò che poc’anzi era per voi la realtà, v’accorgete adesso ch’era invece un’illusione. Ma pure, ahimè, c’è forse altra realtà fuori di questa illusione?”.

Già, egli si riferiva alla realtà che diamo agli altri, e quindi a noi stessi. In Matrix l’essenza della soggettività della realtà viene estesa a … tutto, a ogni cosa, ai nostri sensi, alla fallace quotidianità, alla vera verità, al mondo stesso.

“Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com’era alla fine del XX secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo.”

Ed ora facciamo un passo successivo, signori, utenti, mutanti, fluttuanti nel ruttame opinionanistico. E se il nostro “Matrix” fosse FILMTV.IT?
FILMTV.IT has you ...
Avete mai la sensazione di essere spiati, controllati, vivisezionati, mortisezionati, mentre siete collegati al sito? Intuite qualcosa che non riuscite a spiegare, che ci sia qualcosa che non quadra? che non triangola, non dodecàgòna?
Ebbene … FILMTV.IT è ovunque, intorno a noi, sopra di noi, sotto, dentro, fuori, di fronte a noi …
Anche adesso, ora, esattamente in questo svagante attimo, nella stordente e torda pagina che i vostri bulbi oculari stanno mirando (o credono di mirare …), nelle deliranti e aggroviglianti parole che state leggendo. E’ il mondo che ci è stato messo davanti agli occhi per nasconderci la verità ... Pronti? la verità che FILMTV.IT è una prigione, una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione, per la nostra mente ...
Che ci trattiene e attrae a sé in ogni attimo, costantemente e silenziosamente, come un necrofilo con le sue prede; ci accompagna sin nel Sonno, il sonno dei giusti, facendoci accoppiare con l’Incubo.
Dunque, chi siamo? cosa siamo?
Siamo persone o siamo programmi?
Siamo utenti o siamo utensili?
Siamo “pile” che permettono a FILMTV.IT di funzionare, di esistere, di “creare” una virtuosa e (in)tangibile elaborazione metafisica e metastasica che divora, avida e provvida, quel pustoloso ammasso gelatinoso che è il cervello umano?
E soprattutto, chi di noi è il fottuto agente Smith? Quanti agenti ci sono, che bloccano e “sboccano” (dal gaelico “vffncsttztt nncpscnmrddnntmss chdqllfgna gna” - cucire con comprovata abilità chirurgica labbra) chi osa ribellarsi o andar fuori dalle righe e dai quadretti (perché, magari, astigmatico), oppure coloro che “vedono” l’amara realtà (con l’amaro in corpo …). La vergine di cioccolato, con le sue nefaste gesta ricalcanti, era un’agente infiltrata? Altri ce ne sono (stati), altri ce ne saranno …
Ed i potenti Signori del sito, architetti dalle concrete logiche espansionistiche ma incompiute, sono forse programmi nati per “occupare” le nostre inattive attività encefaliche? sono polimorfiche sentinelle i cui infallibili tentacoli emettono miasmatici anatemi? Il fine è la (apparente) pace. La fine è l’assimilazione.
E l’oracolo, ci potrà mai aiutare, con le sue imperdibili perle di (non richiesta) saggezza? Forse ci prepara giornalmente virtuali leccornie e mistificatrici sensatezze astratte, con l’intento di deviarci altrove, in un’altra dimensione, in un altro tempo, lungo una retta che all’infinito scorre parallelamente alla nostra presunta realtà. Impre(sci)ndibile.
Siamo alfine destinati a soccombere, così parrebbe ...
Ma … forse … vedo una luce in fondo al tunnel (N.d.MV: per quanto si cerchi di rifuggire dalle banalità, quelle l’hanno poi sempre vinta ché fanno affidamento sulla putrescente pochezza che impera in questi infausti tempi) … ecco: è l’Eletto!
Eletto, so chi sei, esci allo scoperto, non ti celar dietro a vacui ringraziamenti ciociari. Non ti capiscono, non ancora, ma presto lo faranno. Sii il nostro maestro, la nostra guida.
Combatti con noi, combatti per noi!

Ci sono siti, siti sterminati dove gli utenti non si iscrivono: vengono clonati ...

Ed intanto, cari utenti, esiste un modo per iniziare la (s)ventura, sempre che lo desideriate: seguite il bianconiglio. E seguite il bianconsiglio, che è: “

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