Regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski vedi scheda film
"L'uomo è come un nano vedente sulle spalle di un gigante cieco"... Arthur Schopenhauer definiva così l'essere umano e da ciò ne conseguiva la sua natura infelice di sapere e poter vedere ciò che succedeva senza tuttavia poter far nulla per ovviare a questo. L'ispirazione di questo film è marcatamente schopenhaueriana, e così come la negatività dell'umana esistenza inizialmente trasmessa. Per il filosofo solo le persone di animo più elevato si potevano rendere conto della negatività e falsità della vita reale e reagire ad essa attraverso l'astensione, unica forma possibile di rifiuto e di riconoscimento di dignità... Il gigante cieco se ne infischia dell'uomo, è come se per luoi non esistesse, è il nulla più assoluto. Per i fratelli Wachowski solo pochi riescono a uscire dal mondo fittizio programmato dalle macchine per dare all'uomo l'illusione di una vita quale essi la intendono, ma la differenza fondamentale con la filosofia è una... Mentre per la prima coloro che si rendono conto della finzione possono esercitare una certa qual form di dignità solo astenendosi, in Matrix la dignità può essere esercitata dagli uomini solo in un modo: convincendosi dell'illusorietà del mondo fittizio che si para loro davanti e uscirne per poi combattere contro chi l'ha posta in essere. Lo consiglio a tutti coloro che ritengono che in questo mondo ormai inconcepibile credono ancora che la sostanza conti più dell'apparenza. Preciso che il film è sicuramente bello anche per gli effetti speciali e i combattimenti che contiene, ma quello è il meno... La filosofia e il pensiero che sta dietro a questo flm, uniti a un cast eccezionale e ad effetti speciali strabilianti, sono qualcosa di veramente unico e secondo me irripetibile.
è veramente eccezionale, unica, irripetibile, sensazionale... Se fosse stata scritta in un romanzo di qualche grande autore di filosofia nessuno avrebbe avuto da ridire e sarebbe stata analizzata per quello che realmente è, cioè uno straordinario capolavoro. Come ho già detto i combattimenti sono il meno, non è la solita americanata tutta spari e cazzotti... è un'unione perfetta di azione e pensiero... Strepitoso, davvero strepitoso.
Non eccezionale, ma adeguata.
Forse sceglierei un'altra attrice per interpretare il ruolo di Carrie-Anne Moss... Ma al di là di questo è veramente perfetto.
Questo attore è sensazionale... è veramente strepitoso... Compie con il viso delle espressioni sempre appropriatissime ed estremamente trasmissive. Questo sì che è comunicare sensazioni. Perfettamente calato nella parte del programma Smith, che continua a seguire il Signor Anderson, meglio conosciuto come Neo. Gli effetti speciali in questo film contano, ma gli attori, la trama e la regia sono ciò che lo rendono stupendo.
è l'unica a non essermi piaciuta più di tanto. Interpreta il ruolo di Trinity, fidanzata dell'eletto Neo ma non sembra essere sempre molto presente a se stessa durante la recitazione. A volte troppo seria è vero che svolge un ruolo duro e misterioso ma lo interpreta con scarsissima femminilità, cosa che non dovrebbe mai fare un'attrice... Ad ogni modo a parte questo non posso dire che l'espressività e l'abilità nelle scene le manchino, il problema è che per gli atteggiamenti e il modo di muoversi sembra troppo mascolina.
Straordinario... e pensare che il suo ruolo doveva inizialmente essere interpretato da un altro attore... Un altro morpheus diverso da lui non riesco veramente ad immaginarmelo. Potente e possente imprime quella sicurezza che un capo dovrebbe sempre dare nelle situazioni di difficoltà. Espressivo al massimo è veramente eccellente nel suo ruolo.
Bravo, bravo bravo... Non c'è altro da dire. Svolgere un ruolo del genere dev'essere complicatissimo ma lui se la cava davvero egregiamente. Interpreta il ruolo del Signor Anderson, cioè Neo... In poche parole... L'eletto. è semplicemente grandioso e i dialoghi con Fishburne e con Weaving sono semplicemente meravigliosi. Un attore fantastico in un film meraviglioso.
Quello che dico per uno vale anche per l'altro... Un genio... Non ho altre parole. Le motivazioni di quanto asseritono si evincono da quanto messo in evidenza negli spazi superiori. Uno che pensa un film del genere è pazzamente geniale, è quella follia strepitosa che da luogo alla meraviglia come tantissimi grandi artisti, basti pensare a Salvador Dalì... Nella genialità non manca mai un pizzico di follia...
Vale quanto detto per il fratello.
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