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Dies irae

Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film

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Axeroth

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La recensione su Dies irae

di Axeroth
10 stelle

Confiteor Deo omnipotenti,
beatæ Mariæ semper Virgini,
beato Michaeli Archangelo,
beato Ioanni Baptistæ,
sanctis Apostolis Petro et Paulo,
omnibus Sanctis, et vobis, fratres (et tibi pater),
quia peccavi
nimis cogitatione, verbo et opere:
mea culpa,
mea culpa,
mea maxima culpa
.
Ideo precor beatam Mariam
semper Virginem,
beatum Michaelem Archangelum,
beatum Ioannem Baptistam,
sanctos Apostolos Petrum et Paulum,
omnes Sanctos, et vos, fratres (et te, pater),
orare pro me ad Dominum Deum nostrum.
Amen.

-Dio, ricevo la tua condanna nel nome dei miei peccati - Così definisco questa grandiosa opera senza tempo di C.T. Dreyer. Sensi di colpa, consapevolezza della propria anima maculata, ambiguità, rassegnazione, confusione, preghiera, dannazione: questi sono i temi che attraversano la coscienza del Reverendo Absalon Pederssøn. Magia, persuasione, soggezione, fascino, amore, odio, melancolia, tenebra, ira: questi invece i temi che attraversano la coscienza di Anne. Purezza: ciò che invece nella fiamma simboleggiava la povera martire Marte Herlofs. La stregoneria come strumento e come verbo per giudicare e compere sentenza su qualsiasi individuo intralci il verbo di Dio, su qualunque anima osi mettere in discussione i dogmi della Chiesa, su chiunque contraddica o discuta il volere dei santi pontefici. Sacra condanna invece dovrebbero subire quegli ipocriti, malati, perversi e crudeli uomini di clero: approfittatori, opportunisti, malevoli, ingrati a loro stessi, insani, sgradevoli e sporchi predicatori. Il mare del diavolo divide i popoli dall'amore, e la predica dell'inconsapevole folle dichiara la fine anche degli innocenti, che come in uno tsunami vengono scaraventati senza eccezione, tutti indistamente nell'oblio. La volontà di Dio non sta nel verbo di qualche predicatore illuso e di cattivo esempio, ma è situata nella fede, nel nostro cuore: la fede nell'Amore. La menzogna genera mostri, e quei mostri per vivere si divorano la nostra anima dandoci la morte. L'unica via di scampo alla Dies Irae è la consapevolezza nel nostro essere, è la consapevolezza dell'Amore universale. Dies Irae non è altro che l'autofustigazione causata dalla nostra negligenza morale e spirituale. La nostra anima per salvarsi ha bisogno di saggezza e virtù. Il Paradiso è in terra, ed i frutti dei suoi alberi sono le nostre buone azioni.

Su Carl Theodor Dreyer

M'inchino per la seconda volta dopo "La Passione di Jeanne d'Arc", maestoso 'kriger af danske film'.

Su Lisbeth Movin

Magnifica. Pregevole.

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