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Paura e delirio a Las Vegas

Regia di Terry Gilliam vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Paura e delirio a Las Vegas

di silviodamico
8 stelle

Un road movie allucinato e frammentato che solo il genio visionario di Terry Gilliam avrebbe potuto regalarci. Il panorama storico vede l'onda graffiante della Beat Generation ritirarsi non senza rantoli agonizzanti per essere sostituita da orde di hippies medio borghesi che sognano la pace nel mondo accanto a liberali con la passione per le droghe. Tutti insieme appassionatamente per quella che fu la rivoluzione che creò il mondo contemporaneo e che funge da contesto per il viaggio visionario e crudele tratto dalle avventure in puro stile Gonzo di Hunter Thompson aka Raoul Duke e del suo avvocato Oscar Z. Acosta aka Dr. Gonzo, scavezzacollo professionisti. 

Sulla trama

Difficile parlare di trama, specie verso la fine, quando i ricordi si confondono e Raoul Duke ricorre alle registrazioni su nastro. Questi deve scrivere un articolo sulla Mint 400, una gara di motociclette che si tiene nel deserto di Las Vegas, imprecisamente coadiuvato dall'avvocato samoano e da una valigetta zeppa di ogni tipo di droga che scatenerà la sequela di avventure dissacranti a cavallo fra l'onirico e il grottesco che li condurranno fra le braccia dei tanto temuti poliziotti nazisti radunatisi in una convention sulle droghe, sempre a Las Vegas. Fra paranoie ed escamotages da due soldi riusciranno a scamparla, nonostante il loro costante impegno nell'infrangere la legge. La storia è permeata di una nichilistica volontà di distruzione quasi inconscia, scaturita dal tipico pessimismo thompsoniano riguardo la vita politica degli USA.

Su Terry Gilliam

Non ammiro molto Gilliamo ma lo stile visionario e allucinato che lo caratterizza si adatta perfettamente al viaggio psichedelico che si srotola, talora ipnotico e mellifluo, aggressivo e sfrontato, di fronte agli occhi dello spettatore sballottato, attonito e confuso. Personalmente lo ritengo il suo capolavoro assoluto.

Su Johnny Depp

Amico intimo di Thompson, riesce a imitarne movenze e cadenze alla perfezione, come fosse di sua natura ben avvezzo alle stralunate circonvoluzioni mentali che caratterizzano il personaggio.

Su Benicio Del Toro

Ottimo nella parte del corpulento samoano propenso alla violenza, forma una splendida controparte tossica all'eclettico Johnny Depp.

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