Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Vincitore a Cannes del primo premio, una buona prova di collaborazione, già ampiamente sperimentata del regista con Harold Pinter. Un Losey che gareggiava e litigava con Visconti, con cui si rubava gli interpreti. Qui affronta una trama non facile di una educazione sessuale di un adolescente che porterà il segno per tutta la sua vita. Infatti l'unico flash back ci riporta quasi inaspettamente ad un epilogo non certo superficiale. La storia ci porta nell'ambito di una critica sociale attraverso la storia di un sentimento senza possibilità di sviluppo, mantenuto nella bambagia della ipocrisia, ed il coinvolgimento innocente di un adolescente che serve solo come mezzo. Senza barlumi di sciocchezze romantiche, fa vedere crudamente quando gli adulti, ed in particolare le classi superiori, si possono approfittare dell'innocenza. Tema non facile, ma svolto con delicatezza e passione con un epilogo efficace.
Un ragazzino non ricco è ospite di una famiglia facoltosa. Farà da tramite fra la sorella del suo amico (di cui subisce il fascino) ed un uomo del contado, nel segreto assoluto delle convenienze.
Legrand ha saputo uscire dai usuali commenti ed ha fatto una colonna sonora più che funzionale
Il papà di Wanessa, ruolo di partecipazione ed emblematico.
La madre, attrice sensibile che ha dato tante prove nel corso della sua carriera, il suo ruolo non è facile e pieno di sfumature complesse che lei rende al massimo
Un ruolo non nuovo nella sua filmografia, ma che questo attore ha saputo rendere interessante. Una grande attore che ha saputo rimanere sempre in Europa.
La grande icona del freecinema e non solo, qui in un'altra grande occasione, un'attrice che è stata ed è l'idolo del cinema inglese nel mondo
Una regia molto attenta di questo ottimo regista, che alle volte ha suonato a vuoto,ma sempRE in buona fede. Questo film rappresenta una delle sue opere della maturità più alte, con un ritorno al suo scenggiatore preferito, con cui ha avuto delle ottime esperienze.
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