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L'affare del secolo

Regia di William Friedkin vedi scheda film

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La recensione su L'affare del secolo

di maso
4 stelle

Nel periodo più critico della sua carriera a livello finanziario Friedkin sfornò questo bizzarro film imbottito di satira politica nel quale cercò di trovare una nuova strada da percorrere senza però riuscirci, la regia solida e inventiva che da sempre lo aveva contraddistinto è qui ridotta a solido professionismo a corto di idee e non solo di soldi tanto che il film assomiglia a un Landis mal riuscito e nella sua filmografia è forse il pezzo peggiore.

La trama mi ha ricondotto a due film nostrani che sono "Finchè c'è guerra c'è speranza" di Sordi per la morale di fondo trattata e "Professione Reporter" di Antonioni visto lo spunto in cui il protagonista si sostituisce al mercante d'armi suicida interpretato da Wallace Shawn ma a parte questi curiosi aspetti della trama è un film senza spunti memorabili con tre protagonisti male assortiti e neanche ben serviti dal copione, da archiviare per anonima presenza.

Chevy Chase stavolta lascia nel cassetto tutti i giochi di parole demenziali che lo hanno fatto passare alla storia come il comico che non fa mai ridere ma neanche questo è servito per rendere il suo personaggio appetibile al pubblico, si muove come Sordi nel film sopra citato ma l'Albertone nazionale non lo vede neanche e il suo film pur non essendo eccezionale tratta il tema in maniera più pacata.

Gregory Hines è un attore che ci ha lasciati troppo presto ed aveva delle doti che non sono srfuttate al meglio come spalla di Chase ma chi veramente si contraddistingue con la prova più anonima agli esordi della sua carriera è Sigourney Weaver: annoiata e fuori parte si trascina fino alla scontata svolta romantica con Chase che stona con il clima ibrido del film rendendolo ancora più strampalato.

A parte la scena in cui il peacemaker impazzisce sparando sui membri del pentagono non mi è rimasto gran che ma mi è chiaro perchè Friedkin non parla mai di questo film così come non ne parlano i suoi fans.

Trascurabilissimo

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