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Il conformista

Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film

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La recensione su Il conformista

di Peppe Comune
8 stelle

Marcello Clerici è un agente della polizia segreta del regime fascista incaricato di recarsi a Parigi per uccidere il professor Quadri,esule antifascista. Dal romanzo omonimo di Alberto Moravia,Bertolucci compie la sua disamina sulle vicende del fascismo continuata poi con "La strategia del ragno"e lo fa usando,naturalmente, stili e contenuti diversi. Tanto è rarefatta e tendente al surreale l'ambientazione della "Strategia", quanto ricca di luci e palesemente verista questa de "Il conformista". Urge sottolineare che la cifra stilistica del film è di quelle che caratterizzano irrebidiabilmente un autore:per il taglio delle inquadrature,montaggio e fotografia (grande il lavoro di Storaro) sono presenti tutti i tratti salienti che renderanno il cinema di Bertolucci subitamente riconoscibile a livello internazionale. Tornando ai contenuti se "La strategia del ragno" indaga il fascismo partendo dal punto di vista di chi lo ha combattuto,"Il conformista,invece,parte da chi il regime lo ha servito preferendo alla possibilita' della lotta la piu' comoda accettazione acritica dello status dominante,per vilta' o per semplice opportunismo. Marcello Clerici poi,che è vissuto col rimorso di aver ucciso un omossessuale,trova una giustificazione alla sua colpa nell' apologia del male rappresentata dal fascismo,ovvero,la sua pena interiore si attenua in una societa' che ha assunto il male come modello comportamentale. Bravi gli attori con la Sandrelli (moglie di Marcello),svampita quanto basta per render chiara l'idea che se sceglievi il disimpegno potevi vivere tra lusso e frivolezze senza problemi e la Sanda (moglie di Quadri) nelle cui aeree e misteriose movenze c'è la bellezza non solo fisica ma anche quella dell'andare oltre il contingente . Su tutti,ovviamente,l'ottimo Trintignant il cui conformista è l'emblema di buona parte di quella borghesia italiana che ha reso possibile la conservazione del potere fascista per oltre un ventennio,sempre pronta a camuffarsi,a cambiar casacche,a conformarsi al senso comune dominante. La borghesia di sempre.

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