Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Un film amaro,malinconico che lascia poco spazio alla speranza questo di Zurlini.Daniele e' un professore tormentato e introverso che va a insegnare in un liceo di Rimini.La citta' non e' descritta come quella godereccia e divertente come tutti ce la immaginiamo,ma desolata,lontana,e rende il quadro ancora piu' asciutto,piu' triste comunicando un vuoto inesprimibile.
Il professore si invaghisce di un' allieva,mentre il suo rapporto decennale con la sua donna prende una discesa inesorabile.L uomo viene attratto dalla malinconia e dalla grazia dell adoloscente,ma la sua ossessione gli costera' cara.
Mi e' piaciuto il ritratto di un uomo alla ricerca di se stesso e di qualcosa che possa ancora emozionarlo,e Delon qui e' al suo massimo con quello sguardo languido ma pensoso,quel broncio infantile.Gli attori comprimari sono bravissimi (Giannini su tutti) e la Lea Massaro incarna piu' sensualita' che non la protagonista,la quale e' come un gatto sornione che aspetta la prossima preda.Un film denso.di contenuto con un finale forse prevedibile e che non puo' consolarci.La prima notte di quiete e' quella della morte,perche' e' la prima senza sogni.Qui tutti i sogni vengono bruciati.
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