Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Nel corso di un combattimento di boxe per la corona dei Pesi massimi, ripresa in diretta dalla TV, un poliziotto - trafficone e con un idea personale ed utilitaristica del suo distintivo - si trova ad assistere all'assassinio del Segretario alla Difesa americano. In compagnia del suo amico, coordinatore della sicurezza militare, che uccide l'attentatore (un fanatico islamista) si troverà ad affrontare prima l'assalto delle Squadre di Detective Anti- Gioco d'azzardo e dopo dell'FBI per gestire le indagini, ma con l'unico obiettivo di proteggere l'amico dalle accuse di incompetenza. Una scena ripresa da una telecamera nell'attimo in cui il match di boxe si conclude per k.o. gli offrirà un punto di vista particolare per capire che quanto è successo non è così lineare come poteva sembrare...
Ogni film di Brian De Palma ha due chiavi di lettura: quella attinente alla storia trattata e quella basata sul suo genio virtuosistico.
Anche qui non fa eccezione e, fra le tante diavolerie, qui si inventa una intensa scena in un unico piano sequenza, della durata di quasi 10 minuti (nei quali la macchina da presa segue costantemente Nicolas Cage) che è un recordo come piano sequenza con più comparse e personaggi che interagiscono mai realizzato fino a quel momento.
Poi c'è quel suo tocco d'Autore, quella capacità di montare la tensione fino al parossismo, con la storia, con i dialoghi, con l'idea delle scene riviste dai vari punti di vista dei diversi personaggi (e mai uguali a se stesse) oltre al saltuario utilizzo dello schermo diviso a metà per farvi scorrere contemporaneamente due scene.
Un film prezioso nella tecnica e appassionante nel racconto. Lo riguardo sempre volentieri.
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