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Anna

Regia di Alberto Grifi, Massimo Sarchielli vedi scheda film

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La recensione su Anna

di maso
8 stelle


Cinema Underground o background di un cinema under?
I’d better say get back into the ground of the cinema under the aquarius, the age of aquarius with long hair.
Manifesto dei manifestanti nella Roma degli anni settanta se tanta sete di manifestare a Roma aveva l’aroma di manie di festa ma ne feste ne piste sono riproposte quanto piuttosto pere e paste sotto lunghe chiome sottoposte a lunghe interviste sul perché abbia senso una vita senza senso e senza perché come quella di Anna senza un soldo in canna per farti una canna, eroina del film Anna, film…..film sotto forma di filmino, filmato per filmaniaci, documentario eletto a documento, filmaccio osannato per la libertà di espressione filmica, pellicola realizzata sulla pelle di Anna , espressione di una inespressa mentalità di chi mente mentre il mantra monta sul montaggio diseguale di una uguaglianza fra le classi che il cinema classico non può esprimere se non con un lessico tossico, tossici e capelloni, avventori un po’ avventati sull’evento di un cinema d’istinto e distinto oltre che stinto nel bianco e nero in cui c’è spazio per il bianco ed anche per il nero, per l’americano e l’africano che non parlano italiano,
c’è per l’avvocato che ospita le portatTrici di un messaggio popolare che dice testuali parole :-NON SO LAVORARE-: è l’avvocato Ponchia pederasta e ammogliato con la voglia di star a guardare sta povera figlia mentre si sfila la calzamaglia e poi allarga la foglia, è un cafFone e quella bambina incinta sarda l’aiuterebbe solo se si spogliasse mentre la tipPa strana con l’accento sardo potrebbe fFare tante cose ma come detto e come chi scrivVe è un tipo strano come Massimo Sarchelli che invece la Anna la porta a casa e la scalzamaglia non per fargli fare il filmino ma perché fra la pulizia di pidocchi e bacilli non troverà il tempo di concedersi balli e sballi, lontana dai riformatori dei riformatOri.
L’effetto della droga svanisce nel senso che svanisce le menti, ma poi svanisce nel senso che scompare e allora la scrittura si fa più lineare, anche un film ti può drogare tanto quanto Grifi ti può filmare e Sarchielli accudire e Vincenzo amare ed Anna partorire dopo un tubo di stenamina, una stecca di paglie dalla sera alla mattina, dopo un piatto di minestrina e i pidocchi in botta d’eroina, sempre in testa l’eroina, la voglia passa la sera e ritorna la mattina because all the young peopole of ’73 are scared to death cause their parents a piazza Navona a campo dei fiori i capelloni non fanno un cazzo per cambiare la propria vita, parlano di Anna la piccola sarda pregna di stenamina era una eroica eroina strisciata nei polsi anche se non lo da a vedere sull’argomento preferisce soprassedere, si adegua a farsi filmare per un mese piuttosto che buttarsi in mare: prima di tutto c’è una scena da postdatare, sai se prendi una vagabonda in casa con il pancione perché la vuoi accudire come fecero Sarchelli e Grifi spinti dall’istinto solidale per chi non ha niente da mangiare non ti poni nella condizione di farci un film e allora dopo aver partorito l’idea che questa vita così piccina la vuoi girare devi riavvolgere il nastro e poi coreografare come nella macchina del tempo viaggiare.
Filmino, filmone filmetto, filmaccio, non filmo non giro non mangio non taccio la droga non spaccio, però a volte la cerco e mi faccio, questa è una vecchia storia tanto che i capelli lunghi non portan più, quarant’anni son passati su per giù c’è chi adora questa storia non adatta alla TV, chi disprezza la sua asprezza sulla vita di piazza che spiazza puzza e non ha ampiezza E non conosce la tristezza ma della morale fa corazza perché sotto sotto sa con certezza che questo filM è una prodezza, bandiera di un regista che del suo stile ha fatto una razza.
Anna cinema realtà più che verità, Anna filmato d’idee in libertà sugli occhi chiusi di gente a spasso, Anna documentario sul serpeggiare del pidocchioso proletariato, Anna registrazione di un atto d’amore e non di pietà ne tanto meno di sfruttamento, Anna bobina di culto per l’ignorante ed il colto, Anna pellicola di quasi quattro ore e tante parole su una bambina e la sua futura prole, Anna prossimamente in tutte le scuole.

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