Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Mi rendo conto di voler dire qualcosa di questo interessantissimo film.
Mi e` rimasto dentro, come pochi altri film. Probabilmente per una mia immedesimazione con il personaggio, per certi miei momenti di difficolta` a riconoscere la realta`.
Piu` ci penso e piu` scopro che in questo film (piu` surreale che thriller, secondo me) sono raccontati sensazioni e stati d'animo per me molto reali, e sono raccontati benissimo (almeno per tutto il film, forse un po' meno nella fine, forse un po' tirata per le lunghe, come dice Cinefunken).
Insomma, personalmente trovo che il film sia una metafora di alcuni momenti/situazioni di vita, in cui si ha difficolta` ad avere una chiara e lucida visione di se` stessi, capendo che, potenzialmente, si potrebbe essere sia "bellissimi" sia "mostri", ma si ha l'impossibilita` di essere (o di sapere di essere) davvero uno dei due, e si ha paura di cercare di capire di piu`, per paura di scoprire di essere davvero dei mostri.
La catartica fine fine del film ci puo` aiutare? Come?
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