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Phenomena

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Phenomena

di SalvoVit
8 stelle


Con una bella sequenza iniziale degna del migliore Argento, il cosidetto 'maestro del brivido', dà inizio a quella che può essere considerata (probabilmente insieme al successivo 'Opera') l'opera conclusiva di un periodo che un artista come Argento quasi sicuramente non rivedrà più.


Argento crea, con questo Phenomena, quella che può essere considerata una vera e propria favola nera. Jennifer sembra quasi Alice, parla con gli animali, e con loro ritrova la propria armonia che con quasi nessun essere umano riesce a trovare. Ma il 'paese delle meraviglie' è in realtà il paese del macabro, del terrore e del sangue, nel quale l'omicidio ed il mistero regnano sull'armonia e la felicità.


Argento, con Phenomena, sembra voler ritrovare le atmosfere e gli stilemi estetici e narrativi di Suspiria, ma c'è un problema, Suspiria è immenso, immortale e troppo forte e sembra anche inutile ogni paragone. C'è chi si riferisce a Phenomena come ad un 'Suspiria dei poveri' e direi che, anche se troppo cattiva, sia la definizione più adatta per questo film.

 


Phenomena non riesce a ricreare le atmosfere e la tensione di Suspiria, che è esteticamente l'apice argentiano, quasi ineguagliato nel cinema di genere italiano (se non per poche eccezioni). Phenomena non è esteticamente forte quanto Suspiria ed anche a livello narrativo risulta meno interessante.

 

Ma paragonare continuamente Phenomena a Suspiria credo sia un peccato ed una mancanza di rispetto nei confronti, comunque, di un'opera completa ed interessante come Phenomena.

 

Si tratta di un'opera dalle mille sfaccettature, un'opera che tratta il tema della diversità e che vede la diversità di un individuo come espressione dell'unicità dell'essere umano e non come manifestazione di un errore nell'individuo stesso.


Il diverso, per Argento, deve essere rispettato e quasi elogiato e non messo da parte perchè non riusciamo a comprenderlo.


In questo, Phenomena, è quasi un'opera dai tratti autobiografici, data la particolare propensione alla solitudine e alla timidezza verso il mondo esterno di Argento, specialmente in età adolescenziale. Una vita passata più piacevolmente insieme al cinema e ai film che agli esseri umani. Infatti, in Phenomena, gli esseri umani sono tutti cinici e privi di interesse, tranne i 'diversi', che ad Argento stanno tanto a cuore.


Phenomena è anche un'opera sull'adolescenza e sul cambiamento, prendendo come simbolo il bellissimo personaggio di Jennifer. Jennifer muta, cambia e diventa un'adulta man mano che i minuti passano. Jennifer sembra crescere ed evolversi sempre di più proprio quando diventa sempre più consapevole del suo dono e della sua 'diversità'.

 


Se poi nel cinema di Argento, la recitazione è sempre stata basilare e a volte imbarazzante (anche nei capolavori) ma mascherata da una grandiosa messa in scena (nel primo ciclo di film) qui, invece, il film ha anche un ottimo cast: bravissima e bellissima Jennifer Connelly che, con il suo vestito bianco mentre cammina per i prati o per i corridoi della scuola è quasi diventata una vera icona. Bravo come sempre Donald Pleasence che interpreta ottimamente un professore ed uno studioso anch'esso 'diverso' per altri aspetti come la protagonista. Ottima anche l'icona Daria Nicolodi che interpreta un ruolo inizialmente quasi marginale ma che col passare dei minuti diviene sempre più forte ed importante.


Grandi gli effetti speciali e ottime come sempre le uccisioni, messe in scena ottimamente da Argento, ancora in ottima forma. Buona anche la colonna sonora, in special modo, l'ononimo pezzo composto da Claudio Simonetti.


Nel complesso quindi un ottimo film, tra i migliori Argento, che però, è inutile nasconderlo, mostra già, in qualche punto, i primi segni di decadimento qualitativo del regista romano.


Esteticamente non è più forte ed intenso come lo erano i capolavori 'Profondo Rosso', 'Suspiria' o 'Inferno' ed anche se Argento sembra sempre cercare di dare un'aspetto estetico e di messa in scena forte e carica, non ce la fa completamente. Esteticamente è un film meno ricercato e curato e narrativamente risulta poco interessante in qualche punto.


La soluzione finale poi risulta di poco conto e viene risollevata e salvata da una sequenza mostruosa ed inquietante,  ovvero quella nella vasca piena di cadaveri putrefatti, sporca e spaventosa.

 


Un film quindi non interessante come i capolavori argentiani ma qualitativamente ottimo, tra i migliori Argento. Una favola nera come poche nel cinema fantastico. Un pò horror, un pò giallo, un pò thriller, un pò fantasy, con quelle atmosfere che forse anticipano a tratti il cinema di Tim Burton e di Guillermo Del Toro (pur avendo ben poco in comune con essi).

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