Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Come suggerisce il titolo, l'intento di questo film sarebbe quello di coniugare lo spirito comico del cinema muto degli anni Trenta con l'umorismo fantozziano di Paolo Villaggio e quello milanese di Renato Pozzetto, in sei distinti episodi. La sgangherata sceneggiatura (scritta da Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni e il regista Parenti) pare coerente con lo scopo, essendo infarcita di simpatiche trovate strettamente visuali (come quella dello “srotolamento” del defunto). Il gioco reggerebbe piuttosto bene, se non fosse che Parenti si ostina a riciclare sfacciatamente sempre le medesime trovate, ormai ritrite, e che i due attori protagonisti siano fastidiosamente fiacchi e svogliati (sebbene, di contro, siano simpatici i diversi personaggi di contorno: il pizzaiolo Ennio Antonelli, il marito geloso Gian, il sacerdote Enzo Cannavale...). Comunque un paio di risate scappa lo stesso, soprattutto nella scenetta del benzinaio (Sal Borghese) e in quella della spiaggia; inutile quella dei mafiosi. L'idea di base viene ripresa in "Le comiche 2".
Le musiche del bravo Bruno Zambrini non possono che imitare quelle (appunto) delle comiche.
Bollino VERDE
Film DISCRETO — 6
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