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Cuori solitari

Regia di Franco Giraldi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cuori solitari

di zombi
8 stelle

una coppia nello chalet sul lago. siamo dalle parti della piccola borghesia. lui è un commerciante di moquette e lei è la bella moglie che non lavora. lui in quanto commerciante intrattiene rapporti anche con le associazioni anti-aborto, alle cui riunioni si reca per far notare che c'è, ma ne approfitta subito per fare il cascamorto con la moglie di uno degli organizzatori. il nardini, tognazzi, è un irrequieto maschietto che nonostante una moglie mozzafiato, invidiata da tutti, sente il bisogno, il desiderio, la curiosità di buttarsi nello sfavillio dell'amore libero, sobillato anche da una coppia di ragazzetti nordici che non fanno altro che raccontare di dovem come e quante volte hanno fatto l'amore in giro per il bel paese. per un paio di giorni vengono ospitati e la moglie del nardini riceve un numero dal ragazzo, un posto nella sua personale classifica di belle donne che vengono prima della partner. da quel momento, grazie anche ad un festino organizzato nella villa di un vicino con sedicente medium che però indurrà la moglie di uno degli ivitati a spogliarsi e toccarsi maliziosamente come sotto trance, per il nardini, lo scambio della moglie diverrà un'ossessione. un'ossessione che cercherà di passare in tutti i modi alla moglie, cercando di farla passare come una sua libera decisione, e non un'imposizione vera e propria. giovanna, senta berger splendidamente giunonica e matronale piuttosto che animale in mostra in una fiera campionaria, acconsente alla malsana idea solo per far felice suo marito, che pare invasato. una donna che non frequenta salotti, chiese o bar e che non disdegna la solitudine, tanto che in una visita al fratello sessantottino, fuggito all'estero per non incappare in una denuncia, gli sistema l'appartamento più per avere un suo posto segreto che non per avere una garconniere come avrebbe fatto invece il marito, che molto più "normalmente" ha come amante ufficiale la sua segretaria che si ostina a chiamarlo signor nardini anche nel talamo adulterino. però giovanna, che è anche il cuore pulsante del film, è un cuore solitario che ingaggiando questa recherche col marito, scopre piano piano appartenerle comportamenti che forse nascondeva per non sconvolgere la vita famigliare o più semplicemente la sua. si scopre pericolosamente e inaspettatamente attratta dalla moglie di una coppia incontrata in un grosso raduno svizzero di scambisti e quando si ritrovano con l'enigmatica coppia del festino iniziale, sarà proprio lei che affonderà a piene mani in una notte di passioni con un uomo misterico e affascinante, mentre suo marito vagherà come un'anima sperduta nelle oscurità della grande villa sede dell'incontro. un pò di lungaggini nella seconda parte affossano un pò l'interesse, ma il film di giraldi si fa guardare proprio per la costruzione dei personaggi e soprattutto per la giovanna di senta berger. bella e brava la berger ammanta il personaggio di un fascino financo mitico, come fosse una dea minore di qualche rito pagano antico ed estinto. è costretta dal marito ad affermare che non è successo niente, ma solo perchè è lui, il nardini, il solito porco a voler sentirselo dire. lei accondiscede e chiede cosa desidera per cena. tutto può tornare come prima, ma niente lo sarà, se non nella mente di stefano, troppo occupato a riprendere i suoi intrighi da paese. bene naturalmente il tognazzi, in uno di quei ruoli che amava interpretare, di laido provincialotto che alla fine si scopre pusillanime e "vincente" solo in quanto uomo nella società italiana. ottimi anche clara colosimo e piero mazzarella, nei panni della prima coppia di scambisti, che in poche pose disegnano uno squallore e una tristezza che scatenano solo risate isteriche. 

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