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Freeway

Regia di Matthew Bright vedi scheda film

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Ciak17

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La recensione su Freeway

di Ciak17
9 stelle

Una versione moderna sulla storia di Cappuccetto Rosso, Freeway è un'audace commedia nera con una stellare interpretazione della giovane Reese Witherspoon. VOTO: 9/10

Sebbene si presenti come una moderna rivisitazione della storia di Cappuccetto Rosso (il montaggio dei titoli di testa è ornato da disegni fiabeschi), il film in realtà è un originale, esilarante e intelligente commistione di tanti generi diversi, che spaziano dal noir, al pulp, al thriller, all’avventura, al road movie, al drammatico, alla commedia nera, alla critica socio-politica e infine anche alla parodia.

Il film tratta comunque tematiche molto serie, in quanto viene dipinto un ritratto disperato delle famiglie disfunzionali e del sottoproletariato urbano e vengono aspramente criticati il mondo dei media e la triste inefficacia della polizia, dei servizi sociali e delle strutture di detenzione degli Stati Uniti d’America, oltre a porre l’accento sulle conseguenze generate dalla violenza, sulla linea sottile che divide il bene dal male e sul fatto che la nostra personalità sia un mero riflesso della società in cui viviamo. Il genio del film è proprio quello di riuscire a contestualizzare tematiche così scottanti e allo stesso tempo a far divertire lo spettatore, trovando quindi il giusto equilibrio tra riflessione e intrattenimento a tutto tondo.

Il film è retto dalla straordinaria interpretazione di un'eccezionale Reese Witherspoon. Innanzitutto bisogna considerare che all'epoca era ancora molto giovane ed inesperta e di conseguenza in questo film ha dovuto dimostrare non tanto la sua bravura (in quanto quella la si acquisisce con il passare del tempo), quanto piuttosto il suo innato talento, che è una cosa che va oltre la semplice bravura, per altro in un ruolo molto difficile nel quale si è calata con un'incredibile audacia che intimorirebbe anche un attore adulto con tanti anni di esperienza alle spalle. L’attrice infatti doveva reggere quasi l’intero film da sola, adattarsi ai continui cambi di genere e passare da un modo di recitare all'altro in modo da dimostrare tutto il suo essere eclettica e dinamica. L'attrice è coinvolta sia in scene comiche che in scene drammatiche e di conseguenza il suo personaggio riesce sia a far divertire che a far riflettere, in quanto nel giro di un secondo la si vede prima euforica e spiritosa, poi ombrosa e tormentata. L'attrice dimostra quindi di essere in grado di sopportare diverse sfaccettature anche solo in uno stesso ruolo, in quanto il suo è un personaggio molto complesso che ha anche una sua evoluzione e l'attrice doveva riuscire a rendere al meglio questo aspetto sullo schermo. Quindi la si vede in tantissime forme: prima la si vede disagiata, poi la si vede fiera, tenace e determinata. E' come se avessero condensato tanti ruoli diversi in un personaggio solo. In definitiva la sua eccellente interpretazione rappresenta l’anima del film, in quanto in essa sono riversati tutti i sopracitati pregi del film. Una vergogna che per questo strepitoso ruolo non sia stata candidata nemmeno al Golden Globe.


Nonostante sia stato apprezzato dal pubblico e soprattutto dalla critica e alla sua uscita nei cinema divenne in breve tempo un cult soprattutto in patria grazie al passaparola, il film rimane comunque alquanto sottovalutato. E' uno di quegli straordinari film realizzati intorno alla seconda metà degli anni novanta (tipo Dark City di Alex Proyas o Soldi sporchi di Sam Raimi, giusto per citarne due) che con il passare degli anni sono andati a perdersi senza che siano stati più citati né dalla critica né dal pubblico e che quindi andrebbe riscoperto e rivalutato con maggior attenzione.


Raramente una rivisitazione di una fiaba è stata così libera, raramente un film ha offerto una commistione di tanti generi diversi senza strafare troppo, raramente un'opera prima di un regista è così originale e riuscita e raramente l'interpretazione di un attore protagonista ancora in giovane età si è rivelata così formidabile. Un piccolo capolavoro seppur non del tutto perfetto! Uno dei migliori film degli anni novanta! 

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