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Jackie Brown

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Jackie Brown

di AlbertoBellini
10 stelle

 

Jackie Brown è una hostess avvenente che contrabbanda denaro per Ordell Robbie, un traffichino d'armi dal grilletto facile. Ordell si accompagna a Louis Gara, uno stralunato ex galeotto, e a Melanie, una sballatissima bionda. Di ritorno dal Messico, Jackie viene fermata e arrestata da due agenti del reparto antifrode sulle tracce di Ordell. In cambio dell'immunità si decide a collaborare con la polizia. Dotata di grazia e sangue freddo, Jackie raggirerà agenti e delinquenti, incassando il denaro di Ordell e seducendo un garante di cauzioni. 

Terzo capolavoro consecutivo diretto dal buon Quentin Tarantino, "Jackie Brown" rimane tutt'ora il fim più sottovalutato e meno capito del regista, per due semplici motivi: le citazioni e l'ironia di base.

Sapendo di dirigere il suo ultimo film del ventesimo secolo, Tarantino con "Jackie Brown" omaggia due dei generi più importanti di quell'epoca, ovvero il noir e il blaxploitation. E chi poteva rappresentare meglio quest'ultimo se non la grandissima Pam Grier, protagonista di "Foxy Brown" di Jack Hill, pellicola a cui "Jackie Brown" si ispira moltissimo. I titoli di testa ad esempio, con la carrellata orizzontale in cui Jackie arriva in aereoporto, il carattere con cui è scritto il titolo "Jackie Brown" è identico al carattere usato nella pellicola di Hill. Ma questa non è di certo l'unica citazione, in ogni singolo fotogramma è presente un collegamento ad un altra pellicola e se non si ama un certo tipo di cinema, è chiaro che non si potrà apprezzare "Jackie Brown".

Alcuni registi, tra questi anche Spike Lee, accusarono Tarantino di essere a favore del razzismo in questa pellicola, quando invece, come in Django Unchained, è l'esatto contrario: Tarantino è completamente contro il razzismo, altrimenti il film avrebbe avuto un finale diverso (che comunque lascia lo spettatore con un senso di tristezza e vuoto). Ora torniamo al secondo motivo per cui "Jackie Brown" è sottovalutato, l'ironia di base. 

Ne "Le Iene" e "Pulp Fiction", tutti i personaggi erano dei completi (scusate la parola) cazzoni: i rapinatori, al posto di pianificare per bene il colpo, se ne stavano al bar a parlare di tutt'altro, Vincent Vega entrava nell'appartamento di Butch e se ne andava in bagno, lasciando la propria arma sul tavolo della cucina, Mia Wallace si sniffava una qualsiasi polvere bianca che trovava, compresa l'eroina di Vincent. I personaggi di "Jackie Brown" invece, seppur anche alcuni di loro completamenti folli, si comportano come si dovrebbero comportare gli spacciatori e i killer. L'ironia in "Jackie Brown" non esiste, perchè qui Tarantino ha raggiunto una maestria e una maturazione tale da far evolvere il suo cinema che, guarda caso, è sempre migliorato da film a film.

Con un grande Samuel L. Jackson e un grande Robert De Niro, "Jackie Brown" resta tutt'ora uno dei migliori noir degli ultimi 20 anni, una pellicola che verrà sempre snobbata ingiustamente dalla massa di persone che entrano al cinema a guardare un film solo per occupare una serata.

Tarantino o si ama o si odia, decidete voi con questo capolavoro e ditelo, altrimenti tacete per sempre.

 

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