Regia di David Lynch vedi scheda film
Uno dei Lynch che mi è piaciuto maggiormente. Altro che il sopravvalutato "Velluto blu" o "Cuore selvaggio".
Porsi troppi perchè, cercare il bandolo della matassa con Lynch è cosa impossibile. Può essere un suo limite o anche un suo pregio; dipende da come egli riesce a forgiare la materia cinema. Qui secondo me la forgia in una più che buona maniera. A Lynch piace giocare con lo spettatore e piace "giocare" con la narrazione classica, distruggendola, frammentandola, aviluppandola. "Lost highways" si avvicina per stile e trattazione a "Mulholland drive", anche se quest'ultimo è di un livello e di una compiutezza superiore. Il senso di cupo, il tetro, l'onirico, gli incubi, le mille domande che scaturiscono rimandano proprio a "Mulholland drive".....
Punto a favore di questa pellicola invece, è il voler portare sullo schermo, il tradurre in immagini, il doppio che c'è dentro il protagonista; e Lynch sceglie la via del doppio/personaggio per descriverlo. Può sembrar stucchevole, ingenuo per alcuni; per me no, anzi.....e lo dice uno che non è un lynchano e neppure uno spompinatore ottuso di questo regista che semina proseliti a destra e a manca quasi fosse un messia del cinematografo....
Ripeto, questo Lynch vale; quello di "DUne", "Velluto blu" o "Cuore selvaggio" è un "doppio" (per rimanere in tema) di un livello inferiore, più commerciale, più alla portata della massa, spesso pecorona!
See you
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