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Strade perdute

Regia di David Lynch vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Strade perdute

di gabriargento
8 stelle

Il mondo di Lynch è un mondo tutto suo. Un mondo personale fatto di sogni e di incubi, di altre possibilità, di follia, di morbosità. "Strade perdute" è un bellissimo film, un film di grande complessità. Innanzitutto dico che personalmente è una delle pellicole più inquietanti che abbia mai visto, con punte di paura altissime e di grande tensione. Inizia infatti in modo angosciante, per poi passare lo svoglimento nel mistero più assoluto, chiudendosi in tante domande che solo con un buon ragionamento possono trovare risposte. Come per "Mulholland Drive", "Strade perdute" è la storia di una vita impossibile, vissuta in un sogno: il sassofonista Fred è sposato con la bella Renee; tutto procede normale, almeno finchè non arrivano delle vhs che riprendono dall'interno della loro casa proprio loro stessi. E l'ultima vhs contiene la ripresa dell'omicidio di Renee proprio da parte di Fred! Fred è subito incarcerato, ma dopo qualche giorno i poliziotti trovano al suo posto il meccanico Pete, che è rilasciato alla famiglia. Pete s'innamora della bionda Alice, che però è la ragazza di un importante boss... In poche parole questa è la sintesi della trama, o perlomeno una breve introduzione per poter man mano capire questo film. Si è parlato di un sogno, e il sogno in questione è quello di Fred. Mettiamola così: Pete è Fred nel sogno ideale, quel sogno che è la vita impossibile che Fred non potrà mai avere con Renee (mora) ma che invece nel sogno Pete può avere con Alice (bionda). Perchè nella vita vera Fred non può avere una relazione perfetta con la moglie? Perchè ha scoperto che la tradisce. Quando, dopo aver suonato nel locale, chiama a casa, lei non risponde e questo conferma i suoi dubbi: lei lo tradisce, e lo tradisce con Laurent, che nel sogno è il boss che ha per ragazza Alice. Alice è l'alter ego di Renee: una è bionda, l'altra è mora; come le due protagoniste di "Mulholland Drive", solo che qui si parla proprio della stessa persona, non di uno scambio d'identità (in ogni caso un tema ricorrente nei film di Lynch ormai).
Prima che il sogno inizi, Fred va ad una festa e qui incontra un inquietante uomo: l'incontro è angosciante, perchè costui gli fa chiamare a casa sua è la voce di quest'uomo risponde al telefono! E perchè è a casa sua? Perchè lo ha invitato proprio Fred... E' come se Fred avesse rimosso qualcosa, che quest'uomo sia proprio suo complice e che sia stato lui a riprendere e a fare quelle vhs: dopotutto, è lo stesso Fred che dice "io ricordo cosa mi piace e come mi pare"... Insomma: Fred sogna di essere Pete, e il sogno finirà nel deserto quando si trova a fuggire dall'uomo misterioso che vuole riprenderlo con una telecamera. Così vede in un motel (chiamato guarda caso "Lost Highway") Renee e Laurent in gesta amorose, quindi uccide Laurent. Il cerchio è chiuso e risolto, si ritorna da capo con quella frase: "Dick Laurent è morto". La vendetta di Fred è compiuta: aveva avuto come delle pre-visioni, aveva rimosso qualcosa, aveva ricordato qualcosa come voleva lui, ha fatto un sogno che gli ha permesso di compiere l'omicidio ideale. C'è molta psicanalisi e molta filosofia in questo film di Lynch, e non guasterebbe una seconda visione per poterlo apprezzare fino in fondo: con un'altra visione si possono capire perfettamente tutti i dialoghi (che non sono affatto scritti a caso, ma hanno tutti un fine nascosto che anticipa qualcosa che sta per avvenire o persino spiegano la storia). La regia è attentissima, la sceneggiatura è costruita in modo calibrato, tutto è calcolato perfettamente, gli attori (Pullman, Arquette e Getty, ma anche Blake e Loggia su tutti) sono funzionali: queste componenti rendono "Strade perdute" un ottimo film di alto cinema, non di certo un filmetto da quattro soldi per passare una seratina tra amici. Il mio consiglio è ovviamente quello di decidere sin dall'inizio cosa fare con uno di questi film di Lynch: la prima possibilità è quella di stare attenti, segnarsi i dialoghi che sembrano dei dialoghi/chiave, stare attenti ad ogni minimo particolare per poi, a fine film, tirare le somme finali e capire da soli la trama; la seconda possibilità è quella di lasciarsi traspostare come in un sogno (o meglio: un incubo) dalle immagini e dalla follia di un genio unico. Lynch puro, da non perdere. Voto: 9

Sulla colonna sonora

Bella e funzionale.

Su Robert Loggia

Bravissimo nel ruolo di Laurent!

Su Robert Blake

A di poco tremendo: mi ha inquietato da morire, quando appare la prima volta è una sequenza da restare shockati... Non me lo scorderò più...

Su Balthazar Getty

Se la cava molto bene nella parte di Pete, alter ego di Fred nel sogno.

Su Patricia Arquette

Sempre più bella e brava, sensuale e adattissima al ruolo: ne ha fatta di strada da quando faceva Kristen in "Nightmare 3"...

Su Bill Pullman

Come sempre un attore validissimo, sempre convincente e che offre sempre prove di grandi qualità. Troppo sottovalutato.

Su David Lynch

Genio più unico che raro: psicanalisi, follia e temi ricorrenti del suo cinema si fondono perfettamente in questo film molto, molto bello, complesso e spesso frainteso. Forse non un capolavoro come "Mulholland Drive", ma poco ci manca. Il suo lavoro è inquietante, terrorizzante e misterioso: ottimo lavoro, come sempre.

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