Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Ottima allegoria del decadimento della società di consumi che quando raggiunge il massimo (del minimo) non può far altro che implodere ed autodivorarsi fino alla morte. Quattro amici che rappresentano diverse classi sociali (un Cuoco, un Pilota, Un Giudice e un Giornalista televisivo) si ritrovano in una villa per passare un ultimo week end dove riempirsi di cibo fino alla morte. Li accompagneranno in questa fiera dell'abbuffata, del devasto, del decadimento fisico e della distruzione degli sfinteri, alcune prostitute assunte all'uopo e una burrosa maestrina conosciuta sul luogo che sarà l'unica a rimanere fino alla fine, accompagnando i nostri nella fiera dell'appetito e della distruzione fisica, in attesa che la signora con la falce passi a prenderli. Sono tutti i personaggi alienati, annoiati, ognuno con i propri problemi (impotenza, rapporti deteriorati con i parenti, problemi con la sessualità e omosessualità repressa) che desiderano soltanto stordirsi in attesa della fine. Un film che non ha quasi una trama , ma che si regge sull'atmosfera tetra e sull'ottimo lavoro di quattro attori intelligenti ( che nelle loro interpretazioni curiosamente mantengono i propri nomi di battesimo) a cui si aggiunge l'ottima Andrea Ferreol per un film che all'epoca fu uno scandalo clamoroso, ma che dopo 40 anni non ha perso la sua carica sovversiva.Per palati forti.
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