Regia di Joel Coen vedi scheda film
I fratelli Coen ripiombano nelle amate atmosfere noir rileggendo le detective story anni '40 in chiave grottesca attraverso il loro distintivo stile ricco di humour, amenità visive e qualche spruzzo di cinefilia. Un corredo di umanità varia e strampalata girovaga attorno ad uno stralunato, indolente e pacioso hippie, suo malgrado costretto al ruolo dell'investigatore privato nel patetico tentativo di venir rimborsato del proprio tappeto imbrattato per errore da alcuni "esattori" da strapazzo. Tra una partita di bowling (ritrovo surrogato dei vecchi night club o saloon) e uno spinello, e coadiuvato da un amico quantomai ingombrante, confusionario e combinaguai, il nostro "eroe" finirà per rimanere aggrovigliato in una ingarbugliata matassa di stravaganti eventi e bizzari personaggi. Che ci sia del marcio non solo in Danimarca, non è che sia una gran scoperta. Conta però la messa in scena e qui la premiata ditta dei fratellini ci mette ovviamente del suo, ivi compresi due visionarie sequenze, di cui una va considerata come un mini-musical con un proprio titolo "Gutterballs" (naturalmente qui le strizzatine d'occhio e l'autocompiacimento degli autori si sprecano), in sostituzione delle sfuocate, alterate e dalle anomale angolature, inquadrature che mostravano in soggettiva la perdita dei sensi dei vari Marlowe di mezzo secolo fa. Certo, alla fine il filo del discorso non lo perde solo il cowboy, ma che importa? Dell'effimera consistenza di un certo mondo rappresentato da magnati senza portafogli, frivoli artisti, annoiate bellone, ricchi sfaccendati, sceriffi dai metodi violenti, etc. non dobbiamo ammirarne la ben nota natura guasta, ma il divertito aspetto deformato proposto dagli autori. Per i più attenti fan dei Coen: sono molte le citazioni e riferimenti ai loro film del passato (basti pensare a Buscemi sempre zittito, al maggiolino blu, e così via), occhio quindi!
Pezzi di Creedence Clearwater Revival, Captain Beefheart, Eagles, Booker T. & the MG's, ecc.
Strabordante e prorompente. Incontenibile quando esplode sul Vietnam o quando cerca di osservare i dettami religiosi da "bravo ebreo", lui, in realtà un polacco cattolico convertitosi per matrimonio.
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