Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Vita e opere del quattordicesimo Dalai Lama del Tibet, da quando nel 1937 viene scoperto, bambino, da alcuni monaci in un villaggio sperduto, alla fuga finale verso l’India. Nel trasporre in immagini la vita del Dalai Lama, Martin Scorsese intende raccontare la storia di una maturazione. Così l’aspetto intimista si va ad ampliare in un contesto storico che racchiude vari eventi importanti, come la guerra civile con la Cina, l’annessione del Tibet alla Repubblica Popolare Cinese, l’incontro con Mao Tze Tung ecc. Kundun è un’opera anomala nella filmografia di Scorsese, ed uno dei suoi film più ambiziosi. Purtroppo, alla fine ne risulta anche come uno dei meno riusciti. Colpa forse di una tematica non troppo congeniale alle corde del grande regista italoamericano, o della difficoltà nel trasfigurare cinematograficamente la trascendenza e la spiritualità del buddhismo. Nonostante i suoi difetti, è un’opera apprezzabile e complessa, che propone momenti di grande cinema sia quando riprende il suo personaggio in interni, sia quando si apre ai grandi spazi ed ai grandi eventi della storia. Fu uno dei tanti fiaschi commerciali cui il genio di Scorsese dovette chinare il capo.
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