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Qualcosa è cambiato

Regia di James L. Brooks vedi scheda film

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La recensione su Qualcosa è cambiato

di steno79
7 stelle

"As good as it gets" è un film che per qualche motivo in passato avevo sempre evitato, e mi sono deciso a vederlo solo pochi giorni fa. E' una commedia romantica che definirei "natalizia" anche se non ha nulla a che vedere con il Natale, un film di buoni sentimenti che è stato giustamente definito "furbo", un'operazione commerciale come altre del regista James L. Brooks che funziono' benissimo al botteghino, prima di altri suoi film più recenti come "Spanglish" che sono stati invece dei fiaschi. E' un film che vuole parlare di tante cose in maniera leggera, presentandoci un protagonista scrittore di successo afflitto da manie ossessive-compulsive, una madre single con figlio asmatico che non si fida più molto degli uomini, un vicino di casa gay un pò troppo ingenuo con un delizioso cagnolino che riesce perfino a redimere il burbero scrittore misantropo. Brooks è un regista che ha scelto di fare pochi film, ma quei pochi li ha curati minuziosamente in ogni fase della produzione. La scrittura non è impeccabile e non ci risparmia alcune banalità (ad esempio il monologo di Simon sul suo rapporto con i genitori da piccolo, dove le cause della sua omosessualità vengono indicate in maniera molto approssimativa); il film gioca le sue carte migliori sul versante della commedia, con un ritmo narrativo ben dosato su una durata insolita di 135 minuti, un'attenzione al dettaglio visivo superiore alla media della romantic comedy, un contributo decisivo degli attori. Jack Nicholson si diverte a gigioneggiare riproponendo tic e movenze di altri suoi personaggi precedenti, ma sempre con un controllo espressivo che in fin dei conti assicura il successo dello spettacolo; Helen Hunt fornisce una performance molto buona nei panni della cameriera di cui si innamora Melvin, un'interpretazione che sa toccare le corde giuste sia sul versante patetico che sul comico, ma che non può comunque raggiungere il consumatissimo mestiere del collega. Dunque un film gradevole, un "feel-good entertainment" non inferiore a "Voglia di tenerezza" che ha fatto vincere l'Oscar ai due attori protagonisti, ma che rimane nel solco di una tradizione hollywoodiana un pò risaputa e non proprio originalissima.

voto 7/10

  

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