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Harry a pezzi

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Harry a pezzi

di AlbertoBellini
9 stelle

 

New York. Harry Block è uno scrittore che, arrivato ad un'età matura, vorrebbe mettere ordine nella propria vita, ma più ci prova più ricade nelle caotiche situazioni di sempre. I suoi romanzi hanno sempre una forte componente autobiografica e perciò alla sua crisi personale fa seguito anche una crisi di ispirazione creativa. Tra sogno e realtà, prendono corpo alcune situazioni, nelle quali lui riversa fatti accadutigli tempo prima.

 

"La tradizione è l'illusione della perpetuità."

 

Ventottesima opera firmata dal genio di Woody Allen, con "Harry a Pezzi", come suggerisce il titolo originale "Decostructing Harry", si affronta la decostruzione morale, artistica e sociale di uno scrittore, interpretato dallo stesso Allen. "Harry a Pezzi" non è altro che una grande riflessione sulla vita, sulle persone che ci circondano ogni giorno e sull'arte, che anche qui Allen ci descrive come un qualcosa di indecifrabile, ma assolutamente indispensabile. La vita e l'arte di Harry si uniscono, dando vita ad un mondo in cui lo scrittore ne è prigioniero. Tutti gli amici, parenti e conoscenti lo detestano per aver raccontato nelle sue opere i loro segreti, e il protagonista non può far altro che "rifugiarsi" in compagnia delle sue creature cartacee.

L'idea di aver messo in scena il personaggio interpretato da Robin Williams (Mel) fuori fuoco è a dir poco geniale ed è forse questo il motivo per cui "Harry a Pezzi" è il film più sperimentale del regista, una pellicola in cui bisogna seriamente mettere in moto il cervello, altrimenti risulterà più che confusionale.

Allen qui ha raggiunto la perfezione tecnica, nessuna inquadratura è buttata a caso e la macchina da presa rende, a tratti, l'idea di essere assente grazie alla regia per nulla invasiva.

Oltre al già citato Williams, il cast è composto, come in ogni opera di Allen, da attori che recitano al massimo della loro potenza, tra i più "importanti" sono presenti Billy Crystal (Larry), Judy Davis (Lucy), Kirstie Alley (Joan) e Mariel Hemingway (Beth), ritrovarla diversi anni dopo "Manhattan" è una bellissima sorpresa!

"Harry a Pezzi" è l'ultima grande opera Alleniana del ventesimo secolo, un film in cui si ride molto ma si riflette ancor di più, per questo mi sento di dire che non è una pellicola adatta a tutti, come invece potrebbe esserlo "Annie Hall".  

 

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