Regia di John Badham vedi scheda film
Nick of Time si mostra più sciocco di quanto non lo sia in realtà: la sceneggiatura non è per niente avventata e riesce anche a dare un minimo, ma essenziale, background all'intera vicenda. La mano del buon mestierante Badham e la solita ottima prova di Depp e Walken completano ed elevano l'opera.
Un uomo costretto a compiere un omicidio per salvare propria figlia da morte certa. Ci mette un po' il protagonista (Johnny Depp) a capire che il vero nemico non è il sicario interpretato da Christopher Walken, ma il tempo. Noi lo capiamo fin da subito, ogni volta che viene inquadrato un orologio (spessissimo), e ce ne ricordiamo mentre avvertiamo il ticchettio extradiegetico. Partecipiamo alla sua corsa e all'ansia crescente (grazie a quel costante utilizzo della macchina a mano sempre addosso ai personaggi, ai loro volti e gesti), sappiamo che il dilemma è scegliere cosa perdere, una figlia o i propri principi, e cerchiamo di trovare per questo una terza strada, come tenta di fare l'occhialuto e smarrito protagonista. Nick of Time si mostra più sciocco di quanto non lo sia in realtà: la sceneggiatura non è per niente avventata nello sviluppo dei personaggi, seppur limitato all'arco di un'ora e mezza, e in una manciata di dettagli e di dialoghi fugaci tenuti sempre sullo sfondo riesce anche a dare un minimo, ma essenziale, background all'intera vicenda. La mano del buon mestierante Badham e la solita ottima prova di Depp e Walken completano ed elevano l'opera.
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