Regia di Elio Petri vedi scheda film
Il capo della sezione omicidi nel suo giorno di promozione uccide la sua amante. Durante le indagini (dirette proprio da lui) l'uomo (il cui nome non è mai menzionato nel film) deciderà di lasciare degli indizi in giro per la casa proprio per farsi accusare apposta dai suoi stessi colleghi. Un film incredibile, fatto in un periodo storico (1970) già ricco di per sè di lotte e tumulti contro il potere e le autorità, che Petri racconta in modo ottimo con un Gian Maria Volontè che fornisce forse la migliore interpretazione della sua grande carriera. I temi trattati sono tanti e ognuno di questi è approfondito molto intensamente, come il potere, che spaventa i semplici cittadini (l'idraulico, nel film), la stupidità e il "servilismo" degli agenti di polizia, la situazione dell'epoca, ricostruita tra la violenza "terroristica" dei simpatizzanti sessantottini e la violenza neanche tanto velatamente fascista degli agenti intolleranti. Magnifico, uno dei grandi capolavori italiani.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta