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In cerca di Amy

Regia di Kevin Smith vedi scheda film

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La recensione su In cerca di Amy

di valerioexist
8 stelle

Holden e Banky (interpretati da Ben Affleck e Jason Lee) sono due amici che hanno creato una serie di fumetti intitolata “Bluntman & Chronic”, della quale Holden è il disegnatore, mentre Banky inchiostra (quindi “ricalca”). Durante una convention di fumetti (tipo di location molto familiare al regista Kevin Smith), i due fanno la conoscenza d’Alyssa Jones (interpretata da Joey Lauren Adams), una giovine biondina tanto dolce e tanto carina anch’essa fumettara. Holden s’innamora subito di lei ma quando inizia a provarci scopre che questa è lesbica. Provano ad essere amici per un po’ ma lui sente il bisogno di confessarle l’amore che prova per lei. I due finiscono insieme, nonostante lei fosse stata lesbica, senza che ci sia, però, il beneplacito dell’amico Banky, fattore, tra i tanti, forieri di non pochi problemi all’interno della coppia normo-lesbica.

Kevin Smith conclude perfettamente con questo film la cosiddetta “trilogia del New Jersey” iniziata magistralmente nel 1994 con “Clerks” e continuata in maniera un po’ deludente l’anno successivo con “MallRats” (noto, anche se poco, in Italia con il nome di “Generazione X” perché si vede che “MallRats” gli risultava scomodo… boh!). Non manca neanche in questo terzo film di Kevin Smith la consueta presenza della coppia di spacciatori Jay & Silent Bob (interpretato dal regista stesso), la cui presenza breve e simpatica sarà anche fondamentale per la comprensione del titolo e della “filosofia” racchiusa in questo film. Sono presenti anche degli autoriferimenti, specie riguardo Clerks (verso l’inizio del film Alyssa dice a Holden d’essere stata amica di due delle ex ragazze di Dante Hicks, protagonista del film d’esordio di Smith; e, verso metà film, c’è una scena girata interamente davanti al Quick Stop). “In Cerca di Amy” nonostante sia un film diverso mi è sembrato per alcuni fattori analogo a Clerks, del quale mi piace pensare che sia la sua versione sentimentale-drammatica: i due protagonisti maschili mi ricordano Dante e Randall (l’insicurezza con le donne per il primo, la possessività e la misoginia nel secondo, ah, e anche il cappelletto all’indietro) e anche qui Silent Bob espone (parlando!!) il suo carpe diem in tema di donne con il protagonista in difficoltà. La sceneggiatura è fantastica, i dialoghi sono perfetti, la recitazione di Ben Affleck non mi convince molto mentre quella di Joey Lauren Adams (che poi in seguito farà quasi solo film del cacchio) mi è piaciuta; peccato per la doppiatrice (si potevano risparmiare di tradurre la canzone che canta all’inizio). Kevin Smith in tre anni ha dato a buona parte del pubblico l’impressione di essere un genio (con Clerks), poi di essere un fuoco di paglia (con MallRats)… con “In Cerca Di Amy”, per me, raggiunge un buon livello di stima dimostrandosi eclettico nei generi… peccato che non si sprecherà più molto con i flop di “Jersey Girl” e di “Jay & Silent Bob Strike Back”. Il regista tratta, specie verso la fine del film, dei temi che rischierebbero di cadere o nella tremenda banalità o nella pessima becerata da commedia americana, ma se la cava perfettamente trattando benissimo gli argomenti; non facendo il solito film sui gay con le solite cavolate e moralismi. Voto: 8

Un must per i nerd!


VL

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