Regia di Terry Jones vedi scheda film
Io credo che una chiave per comprendere lo humour dei Monty Python sia stata data dallo stesso John Cleese (membro del gruppo, per chi non lo sapesse) in un altro film scritto sempre da lui (e a tratti quasi altrettanto esilarante e irresistibile, anche se decisamente più convenzionale), Un pesce di nome Wanda; in una scena del film, fa dire al suo personaggio (parafrasando alla meno peggio): "noi inglesi siamo così...rigidi; abbiamo paura di chiedere a qualcuno notizie sui suoi figli per il timore di sentirci dire che sono morti in un incidente stradale, o di chiedere a una donna come stia suo marito per paura di sentirci rispondere "mi ha lasciato ieri mattina"; siamo terrorizzati dall'imbarazzo, ed è per questo che siamo così bloccati, morti...camminiamo fra mucchi di cadaveri..."; io ho sempre interpretato questa battuta come una sorta di manifesto poetico, come se Cleese avesse finalmente voluto mettere in chiaro quali fossero gli obiettivi che lui e il suo "gruppetto di amici" si proponevano di colpire (ma forse in generale le basi dello humour inglese) attraverso la loro comicità catartica, e Il senso della vita è forse la testimonianza più emblematica di una tale programmaticità d'intenti.
Il film è un vero e proprio susseguirsi di sketch comico-terroristici, volti ad esorcizzare e far esplodere in maniera quasi catartca la proverbiale impassibilità britannica, un crescendo di irriverenza, blasfemia, irrisione feroce e nichilistica, in cui vengono oltraggiati pressochè tutti i valori consolidati, si va da quelli religiosi, a quelli militari, al buonismo delle varie beneficienze, al semplice bon ton ecc..; tra gli sketch davvero memorabili (anche se è inutile citarli perchè sono fin troppo famosi): il padre proletario che spiega alle sue centinaia di figli per quale motivo si trova costretto a venderli tutti per esperimenti medici non potendo mantenerli, cantando loro "Every sperm is sacred/every sperm is grace", il trapianto di fegato fatto su un donatore vivo e subito dopo il tentativo dell'infermiere di circuire la moglie appena diventata vedova, il professore che da lezioni "pratiche" di educazione sessuale ai suoi alunni, e naturalmente il celeberrimo sketch in cui il ciccione si reca in un ristorante di lusso per divorare tutto quello che c'è e poi vomitarlo a raffica (geniale il modo in cui il cameriere francese interpretato da Cleese ostenta indifferenza verso l'abominio che si consuma sotto i suoi occhi); insomma, per me è davvero uno dei picchi del cinema comico di sempre.
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