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Lilli e il vagabondo

Regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lilli e il vagabondo

di Lina
9 stelle

Pietra militare nonchè indimenticabile classico della Disney che si è rivelato sicuramente il miglior film d'animazione di sempre ambientato in uno scenario canino. Non lontano dall'esser un capolavoro, ha uno stile elegantissimo.

La trama parecchio gustosa diverte, intenerisce ed incuriosisce mescolando elementi vari d'effetto. Molto interessante si rivela in modo particolare la sua idea di evidenziare il parallelo tra la vita dei cani domestici e la vita dei cani randagi. La protagonista infatti è una cagnetta di classe di nome Lilli che un giorno, dopo essere stata affidata per qualche tempo alle cure di una parente dei suoi padroni, una signora cattivella ed acida che intende metterle la museruola, scappa perdendosi nei pericolosi borghi della città. Dopo una lunga corsa, s'imbatte in un gruppo di cagnacci ostili, ma per fortuna accorre a salvarla tempestivamente Biagio, un cane randagio buono ed ironico che sa il fatto suo. Inutile dire che tra i due scocca abbastanza presto la scintilla dell'amore, solo che prima di accasarsi, vivranno una serie di avventure piacevoli e non. L'intrattenimento è dunque assicurato, senza contare che alcune sequenze del film, si sono rese addirittura memorabili nella storia del cinema, come quella della romantica cena a base di polpette e spaghetti tra Lilli e Biagio che si scambiano un bacio fortuito (replicata in maniera satirica addirittura da Charlie Sheen in "Hot Shots! Part deux") o ancora quella in cui Lilli, dopo esser finita per errore in un canile, assiste prima ad un pianto corale dei cani lì presenti e poi ad un pezzo cantato da un'ex fiamma di Biagio, la pechinese Gilda - citata addirittura dai suoi amici come cantante di follie canore canine!

L'elemento più efficace di questo lungometraggio, rimane comunque la sua originalissima vena romantica, mai stucchevole, ma si lasciano apprezzare certamente anche i suoi regolari sprazzi di umorismo talvolta dovuti all'intervento di personaggi minori, tra i quali si rivelano indimenticabili il cuoco napoletano e lo chef siciliano, anche se personalmente, la scena più divertente che ricordo è quella in cui Biagio, per riuscire ad entrare nello zoo insieme a Lilli senza farsi accorgere dal vigile, dà vita ad un vero e proprio atto teatrale comico, saltando in braccio ad un signore che neanche conosce per fare credere che sia il suo padrone.

La grafica in questo caso è ben curata in ogni dettaglio, presenta dei disegni molto belli e raffinati, mentre la colonna sonora varia da pezzi melodici, dolci e romantici (il migliore è "Bella Notte", ma anche la "Ninna Nanna" di tesoro è tenerissima) a pezzi più ritmati e simpatici (il migliore tra questi è "Siam Siam Siamesi" cantata proprio da due ambigui e dispettosi gatti siamesi).

L'unico dettaglio che però mi sfugge, è comprendere il motivo per il quale questo film sia stato ridoppiato... il doppiaggio storico della prima versione era perfetto, perchè cambiarlo con uno insipido?

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