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La ciociara

Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film

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La recensione su La ciociara

di steno79
8 stelle

Giustamente lodato per l'interpretazione di Sofia Loren, ok, ma il film non si ferma solo a quello. "La ciociara" è una delle ultime fiammate di Vittorio De Sica prima del declino degli anni senili, un recupero della lezione neorealista di cui è stato indubbio maestro in un film costruito sulle esigenze della diva che, però, riesce ad essere sia uno scrupoloso adattamento del testo di Moravia, sia un credibile ritratto degli sfollati e delle loro miserie in uno dei periodi più drammatici della Storia italiana recente. La sceneggiatura di Zavattini ha diversi pregi sia nelle scene corali che nei confronti tra Cesira e Michele o Cesira e Rosetta: la qualità dei dialoghi è molto buona, c'è attenzione alla psicologia dei personaggi principali, il contesto ambientale è analizzato con cura. Non c'è la straordinaria impressione di verità e la genuinità dei capolavori neorealisti, però è indubbio l'impegno del regista e di tutta la troupe, fra cui andrebbe elogiato anche il lavoro sulla fotografia in bianco e nero di Gabor Pogany, con immagini sobrie e per nulla estetizzanti. All'epoca raccolse molti premi ed elogi soprattutto per la Loren, ma in seguito mi sembra che sia stato ingiustamente sminuito da certa critica; De Sica era certamente uno dei migliori direttori di attori del nostro cinema, ed è il regista che ha saputo più di chiunque altro guidare la sua musa nell'esprimere una femminilità dolente, uno sdegno di fronte all'ingiustizia e una tenerezza nel rapporto con i figli che Sofia replicherà con altrettanta intensità solo in "Matrimonio all'italiana" e in "Una giornata particolare", e che qui le valsero un Oscar che si può considerare meritato, al di là della concorrenza che era particolarmente elevata nel 1961. Dispiace solo che il talento di Sofia si sia poi adagiato in una lunga serie di filmetti solo commerciali o alimentari che non le rendevano certamente giustizia, e che lei ha accettato con poca selettività. Fra gli altri interpreti bella la prova di Belmondo come intellettuale comunista, appena reduce da "Fino all'ultimo respiro" di Godard, e buono il contributo della giovanissima Eleonora Brown, soprattutto nelle scene finali, ma non sono da sottovalutare anche le brevi partecipazioni di Pupella Maggio, Renato Salvatori e Raf Vallone. Insomma un film che a distanza di tanti anni rimane ancora importante nella storia del nostro cinema, pur non essendo fra i capolavori del periodo. Una delle scene più belle è quella in cui Michele legge a tutti gli sfollati brani della Bibbia ma nessuno lo ascolta, suscitando la sua reazione indignata. 

voto 8/10

Sophia Loren

La ciociara (1960): Sophia Loren

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