Espandi menu
cerca
Amanti perduti

Regia di Marcel Carné vedi scheda film

Recensioni

L'autore

luisasalvi

luisasalvi

Iscritto dal 26 dicembre 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 14
  • Post 16
  • Recensioni 834
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Amanti perduti

di luisasalvi
10 stelle

Diviso in due parti, Boulevard du crime e L’homme blanc, presentate separatamente in Francia (e girate a distanza di un anno fra loro), poi ridotto dallo stesso Carné, con eliminazione di gran parte delle pantomime di Barrault; tale è l’edizione italiana, definita da Morandini “uno sconcio”. Infatti le parti a prima vista più affascinanti sono proprio le pantomime, e sembra un delitto eliminarle; tuttavia con quelle l’impressione è che protagonista della storia sia proprio il mimo Baptiste, uno dei quattro innamorati di Garance. Molti critici si affrettano a correggere tale prima impressione precisando che non c’è un vero protagonista; a me pare piuttosto che unica vera protagonista, unica ad avere una evoluzione nel corso del film e quindi una vera vicenda da “agonista”, è Garance, mentre gli altri restano sempre uguali a se stessi; dal punto di vista della vicenda del film dunque sono stati corretti i tagli operati da Carné che per ridurre i due episodi ad un unico film ha eliminato buona parte delle pantomime lasciando emergere in primo piano il dramma di Garence...

Difficile parlare di un tale capolavoro, a meno di non rivederlo tantissime volte e farne una analisi dettagliata, scena per scena, o inquadratura per inquadratura, talmente è tutto coerente e ben strutturato e singolarmente pieno di poesia. Mi limito a segnalare qualche punto della vicenda talvolta travisato: è vero che Garance dice di essere e voler restare  una donna libera, libera anche da legami affettivi e da condizionamenti morali; ma poi si innamora di Baptiste, a sua volta perdutamente innamorato di lei; ricorre alla protezione del conte per salvarsi e si adatta a vivere con lui, ma chiarendo onestamente di amare un altro; vorrebbe rivederlo ma quando la moglie di Baptiste le manda il figlioletto a dirle che loro sono una bella famiglia lei se ne commuove e scompare; ritrovata per caso da Baptiste sta con lui una notte, ma decisa a scomparire subito dopo, per una evidente scelta “morale” contro un evidente grande amore, secondo i termini tipici della tragedia di Corneille. Finisce per essere lei la figura più morale e più sentimentale... Nell’economia del film dominano le meravigliose poetiche pantomime di Baptiste, ma forse anche queste sono in funzione della tragedia di lei, servono a giustificarne l’innamoramento...

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati